Spiragli di pace in Medio Oriente. Firmato l’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco. Soddisfazione dal modo della politica. Il primo, in Liguria, è il governatore Marco Bucci.
Firmato l’accordo di pace tra Israele e Hamas. Bucci: «Il segnale di speranza che tutti aspettavamo»
«La notizia dell’accordo raggiunto tra Israele e Hamas è il segnale di speranza che tutti aspettavamo da tempo. Il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e l’avvio di un percorso condiviso verso la stabilità rappresentano passi fondamentali per restituire pace e sicurezza a milioni di persone». Così il presidente della Regione Liguria in merito alla notizia dell’accordo raggiunto.
«Un ringraziamento doveroso agli Stati Uniti, e a tutti coloro che hanno collaborato, che con coraggio, pazienza e diplomazia hanno assunto un ruolo determinante nel rendere possibile questo storico risultato – continua il presidente -. Ora è il momento di consolidare la fiducia e costruire, insieme, un futuro di convivenza e sviluppo. La Liguria, come sempre, è vicina a chi lavora per la pace».
L’accordo, firmato nelle scorse ore – a quanto si apprende dalla stampa estera – in Egitto, prevede l’avvio della prima fase del piano di pace, articolato in 20 punti, predisposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Hamas si impegna a rilasciare gli ostaggi rapiti il 7 ottobre del 2023 nel famigerato raid oltre il confine della Striscia di Gaza. Si presume che dei 48 ancora non riconsegnati, 20 siano ancora in vita. In cambio, Israele rilascerà alcuni prigionieri palestinesi e avvierà il ritiro graduale delle truppe dalla Striscia di Gaza. Intanto, è partito il cessate il fuoco di 24 ore dalla firma del documento. L’accordo prevede anche lo scambio reciproco dei resti dei prigionieri, per quanto le condizioni sul campo lo possano rendere fattibile.
La mobilitazione nella Riviera dei Fiori
La guerra in Palestina, la strage del 7 ottobre e la violenta rappresaglia israeliana, costata la vita a centinaia di migliaia di civili nella Striscia di Gaza ha fortemente colpito il mondo intero. Milioni di cittadini si sono mobilitati e i presidi hanno coinvolto anche la Riviera dei Fiori. Solo ieri, un corteo (circa 200 i partecipanti) ha sfilato in centro a Sanremo per chiedere la cessazione delle ostilità e lo stop al genocidio israeliano. E lunedì sera, lo stesso Consiglio comunale della Città dei Fiori ha votato per il riconoscimento – ovviamente simbolico – dello stato di Palestina, impegnando sindaco e giunta a farsi portavoce dell’istanza nelle sedi competenti al governo centrale (ordine del giorno firmato da maggioranza e, trasversalmente, da Forza Italia, approvato all’unanimità) e, allo stesso modo, per sollecitare il riconoscimento di Israele ai popoli della Lega Araba che ancora non lo hanno fatto. L’odg di Fratelli d’Italia approvato con sette voti a favore e due contrari.
Nelle scorse settimane, anche la provincia è stata percorsa dai cortei contro l’assalto alla Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria partita da diversi porti del Mediterraneo con l’obiettivo di forzare il blocco israeliano e consegnare aiuti alla popolazione civile gazawa stremata dal conflitto.
Nei mesi scorsi, altri Consigli comunali hanno approvato il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il primo è stato quello di Cervo (che ha anche esposto la bandiera palestinese sulla facciata della casa comunale), seguito da Taggia, Ospedaletti e dalla Provincia di Imperia. In estate, la pratica non aveva passato il vaglio dell’assise nel capoluogo.