Lutto nella Città dei Fiori

Fissate le esequie di Roberto Ormea. Il ricordo dell'amico tra sport e militanza

Sabato l'ultimo saluto alla storica figura della sinistra sanremese. Generazione Sanremo: "Esempio di altruismo"

Fissate le esequie di Roberto Ormea. Il ricordo dell'amico tra sport e militanza
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Decisa la data dei funerali di Roberto Ormea, storico edicolante e militante della sinistra sanremese, ex  amministratore e grande appassionato di sport.

 

Fissate le esequie di Roberto Ormea

L'ultimo saluto all'uomo sabato 7 giugno, alle ore 15:30 nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nel pieno centro di Sanremo. L'uomo lascia la moglie Daniela, i figli Fabio (a sua volta ex consigliere comunale) e Carlo, edicolanti come il padre, le nuore Paola e Giorgia, le nipoti Eleonora e Amelia, tutti gli altri amici e parenti.

 

Al coro di cordoglio si aggiunge anche la voce di Generazione Sanremo, l'associazione culturale erede della lista civica che alle amministrative sanremesi ha sostenuto Fulvio Fellegara. «Il Comitato Direttivo di Generazione Sanremo - si legge in una nota firmata dalla presidente Noemi Angelini -, unitamente a tutti gli iscritti e le iscritte, si unisce al cordoglio per la scomparsa del caro Roberto Ormea. Figura storica della sinistra locale Roberto è stato impegnato per anni nel sociale, nello sport e nella politica fornendo un esempio di attenzione ai più deboli e di altruismo che dovremo cercare di seguire. Ai figli Fabio, che ha seguito le sue orme, Carlo e alla moglie Daniela va il nostro più grande abbraccio e la nostra fratellanza».

 

«Con Roberto Ormea - ricorda il professore ed ex giornalista de La Riviera  Romano Lupi - se ne va un pezzo della mia giovinezza ma resteranno, finché sarò vivo, alcuni dei miei ricordi più belli. Momenti irripetibili vissuti in un mondo che ormai non esiste più. Gli aneddoti che ci hanno legato a Juve, Sanremese e militanza politica, sono tanti, ma quello che più mi lega a lui sono le tante "prime volte" che mi ha fatto vivere. Esperienze che uno, generalmente, vive con un genitore o un parente molto vicino. Con lui ho svolto la mia prima esperienza lavorativa: era l'estate del 1990 e cominciai a fare il barista al Roby Bar di piazza Eroi sanremesi, aperto alla vigilia dell'estate del 1990, quella delle "notti magiche". La prima volta che sono andato a Torino a vedere la Juve ci sono andato con lui: era il 30 ottobre 1988, Juve-Milan 0-0. Fu lui a farmi varcare, per la prima volta in vita mia, la soglia della sede di piazza Colombo del vecchio Partito comunista di Sanremo: erano le elezioni comunali del 1989 e lui era candidato. All'epoca lavorava al Bar Autolinee e mi disse: "vai su a 'Botteghe Oscure' a vedere come sta andando". Fu lui, nel 1989, a farmi partecipare, per la prima volta, a una trasmissione televisiva: era l'inizio del campionato 89/90 e venimmo invitati, come Juventus Club di Sanremo, negli studi di TeleSanremo per partecipare alla trasmissione "A botta calda", condotta da Enrico Vella e Paolo Staltari. Negli ultimi anni della mia villeggiatura a Ormea era lui ad accompagnare e a venire a riprendere me e i miei genitori. Ora basta, mi fermo qui, Sta mattina, mentre ero alla fermata dell'autobus di via Roma, in attesa del bus che mi ha condotto a Ventimiglia, suo figlio Fabio si è fermato per comunicarmi la triste notizia. A lui a suo fratello Carlo e alla moglie Carla vanno le mie più sentite condoglianze».

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