C’è anche Francesco Gaetano Caltagirone, al vertice del gruppo a cui fa riferimento anche Acea (e dunque Acea Molise, socio privato di Rivieracqua), tra gli indagati per la scalata a Mediobanca.
Francesco Gaetano Caltagirone (Acea) indagato per la scalata a Mediobanca
L’inchiesta, avviata nei mesi scorsi, è condotta dai militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto di Milano Roberto Pellicano e dai pm Luca Gaglio e Giovanni Polizzi. Con l’imprenditore indagati anche Francesco Milleri, presidente di Luxottica e l’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio.
Sono accusati di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, segnatamente la BCE e Consob. Secondo quanto ritenuto dagli inquirenti, avrebbero manipolato il mercato con un accordo per programmare, senza informare gli altri stakeholders, la scalata alla banca, avvenuta tra gennaio e lo scorso ottobre. Inoltre, sono iscritti per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti il Gruppo Caltagirone e la holding Delfin (Luxottica). La notizia era stata inizialmente anticipata dal Corriere della Sera e successivamente confermata dall’ANSA.
I (lontani) legami con la Riviera dei Fiori
Francesco Gaetano Caltagirone è cugino di Francesco Bellavista, che a sua volta ha legato il suo nome alla Porto di Imperia spa (accusato di truffa aggravata ai danni dello stato e poi assolto nel 2017 con formula piena). Il contesto imperiese, va specificato, è lontano dall’inchiesta in corso. Il gruppo oggetto delle indagini, però, compare tra i soci minori di Acea, azienda multiservizi, insieme a Roma Capitale e alla holding francese Suez. L’impresa controlla anche Acea Molise, l’azienda selezionata per diventare partner di Rivieracqua. Attualmente, Acea Molise detiene il 49% della società che gestisce il servizio idrico imperiese ed esprime l’amministratore delegato, Fabio Trolese.