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Frontalieri: governo monegasco lavora su cassa pensione complementare nel Principato

Il presidente del consiglio nazionale ha annunciato un testo di legge con la creazione di una cassa pensione complementare

Frontalieri: governo monegasco lavora su cassa pensione complementare nel Principato
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Una cassa pensione complementare nel Principato di Monaco

Il presidente del consiglio nazionale del Principato di Monaco, Stephane Valeri, ha annunciato un testo di legge per la creazione, nel 2022, di una cassa monegasca per la pensione complementare. Ad annunciarlo è il segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelii (Fai), Roberto Parodi. "Il che significa minore trattenute e iter burocratici più veloci - afferma Parodi -. Al momento, infatti, per la pensione complementare il Principato si appoggia alla cassa francese ed è soggetto alla legislazione di quello Stato".

"Il vantaggio consiste in minori trattenute e burocrazia"

Cosa succede. Ad esempio, al lavoratore monegasco, quindi anche frontaliero, che voglia andare in pensione anticipata a 60 anni, anziché a 65 anni, viene trattenuto il 10 per cento; a cui si aggiunge un altro 5 per cento circa di trattenute. "Resta comunque da vedere il testo di legge, che sarà votato il prossimo anno, dal Consiglio nazionale, ma non c'e ombra di dubbio che sia un’ottima iniziativa. Oggi i pensionati frontalieri italiani, ex lavoratori nel principato di Monaco, sono ottomila". Conclude: "La nostra associazione esprime soddisfazione per questo ulteriore passo del principato che si dimostra sempre più attento allo status sociale anche dei nostri lavoratori e pensionati frontalieri".

Nella foto: Stephane Valeri presidente del Consiglio

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