INTERROGATORIO DI GARANZIA A IMPERIA

Fucilate per la mimosa a Sanremo: i 3 arrestati tacciono davanti al gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: i fratelli Marco e Riccardo Berrica, di 18 e 20 anni e Giorgio Tripicchio, di 67 anni

Fucilate per la mimosa a Sanremo: i 3 arrestati tacciono davanti al gip
Pubblicato:

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: i fratelli Marco e Riccardo Berrica, di 18 e 20 anni (difesi dall’avvocato Carola Matta) e Giorgio Tripicchio, di 67 anni (difeso dagli avvocati Andrea Artioli ed Enza Dedali), arrestati dai carabinieri di Sanremo con l'accusa di aver ferito con un colpo di fucile un uomo di 40 anni durante una lite scoppiata per raccogliere alcuni rami di mimosa, dalle parti di frazione Poggio.

Devono rispondere in concorso di rapina aggravata

lesioni personali gravi e possesso e porto ingiustificato di un fucile da caccia. Stamani sono comparsi davanti al gip Paolo Luppi e al pm Enrico Cinnella Della Porta per l’interrogatorio di garanzia.

L’aggressione risale all'8 febbraio scorso durante la settimana del Festival di Sanremo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il quarantenne si stava recando in compagnia del fratello in un terreno nei pressi di Sanremo Poggio per raccogliere alcuni rami di mimosa per conto del proprietario, quando ha trovato i tre uomini anche loro intenti a raccogliere il fiore sebbene non autorizzati a farlo.

È nata così una violenta discussione

nel corso della quale i due fratelli hanno cercato di allontanare i tre uomini. Tentativo durato pochi minuti, perché poco dopo i tre sono tornati nel campo ma stavolta uno di loro imbracciava un fucile e sotto la minaccia dell'arma si è fatto consegnare dai due fratelli i documenti e i cellulari costringendoli ad abbandonare il terreno.

A seguito del loro rifiuto di allontanarsi

l'uomo armato ha esploso un colpo di fucile colpendo il quarantenne alla gamba. Gli aggressori sono scappati lasciando l'uomo a terra privo del cellulare per poter chiedere aiuto. Le conseguenze avrebbero potuto essere molto più gravi se il fratello non si fosse caricato sulle proprie spalle il ferito per condurlo al furgone col quale ha raggiunto l'abitazione di un conoscente, dalla quale ha potuto allertare i soccorsi.

Seguici sui nostri canali
Necrologie