Furbetti del cartellino: in aula l'esame dell'ex ufficiale anagrafe Astolfi
E' tornato nell'aula del polo universitario di Imperia, con l'esame di sette testimoni e un imputato, il processo sui furbetti del cartellino
Ascoltato l'ex ufficiale anagrafe Francesco Astolfi
E' tornato, stamani, nell'aula del polo universitario di Imperia, con l'esame di sette testimoni e un imputato, il processo per truffa ai danni dello Stato e violazione della Legge Brunetta sul pubblico impiego, che vede alla sbarra sedici dipendenti del Comune di Sanremo, i cosiddetti “furbetti del cartellino”, accusati dell’infedele timbratura del cartellino e di essersi assentati senza giustificazione durante l’orario di lavoro.
Davanti al giudice Francesca Minieri e al pm Maria Paola Marrali, è comparso l'ex ufficiale anagrafe del Comune di Sanremo, Francesco Astolfi, difeso dall'avvocato Vincenzo Icardi. Una trentina gli episodi a lui contestati. Nel corso dell'udienza Astolfi, producendo testimonianze e documentazione, ha dimostrato che quelle uscite erano per motivi di lavoro quindi nessuna assenza ingiustificata. Il processo proseguirà il prossimo 28 gennaio e per i giovedì successivi, ognuno dei quali sarà dedicato all'esame di un imputato e dei relativi testimoni.
Gli altri imputati sono
l’ex dirigente Giuseppe Terracciano, una sua collaboratrice, Antonella Rossi, gli impiegati Miriam Marangoni, Mimo Franza, Mirco Norberti, Fiorella Cavalca, Rita Torre, Tatiana Garibbo, Francesco Astolfi e Agatino Longhitano, il terminalista Antonio Rao, gli operai Mario Adami, Marco Checchi e il geometra Roberto Pangallo. Il processo si svolge per motivi di distanziamento sociale, nell’auditorium dell’Università di Imperia, aperto a non più di quaranta persone.