Furto nell'area di servizio di Roverino gestita dal vicesindaco di Olivetta, Felice Troccoli
Un furto è stato commesso nel piazzale dell'area di servizio carburanti Eni al fianco del centro commerciale di Roverino, gestita da Felice Troccoli
Furto nell'area di servizio di Roverino a Ventimiglia
Un furto è stato commesso nel piazzale dell'area di servizio carburanti Eni al fianco del centro commerciale di Roverino, gestita da Felice Troccoli, vicesindaco di Olivetta San Michele e affiliato Confesercenti. "Qualche giorno fa nella città di Ventimiglia è avvenuto l’ennesimo atto di violenza urbana - spiegano da Confesercenti -. Alla chiusura dell’attività, un intruso ha sottratto dall’auto parcheggiata davanti all’attività, il cellulare e oggetti personali di Troccoli. A fronte di un atto preoccupante vi è stato un intervento tempestivo e 'magnifico' delle forze dell’ordine che in pochissimo tempo hanno individuato il responsabile e restituito gli oggetti sottratti al proprietario".
Il ringraziamento di Troccoli alla polizia
Afferma Troccoli: "Un ringraziamento particolare agli agenti della Polizia di Stato per la loro professionalità, qualità che mi ha particolarmente rincuorato e rasserenato, conservando la fiducia che riscontro ogni giorno nella mia attività verso gli operatori della sicurezza, impegnati in mille problematiche".
"Clima preoccupante, che si vive in città"
Per Confesercenti resta però la preoccupazione per il clima che si vive in città, non sereno e non tranquillo. "La massiccia e continua presenza di tutte le forze dell’ordine, garantisce la sicurezza, ma i gruppi di persone disagiate, disperate, senza cibo e senza un tetto, che vivono abbandonati in città, ci crea disagio e un senso di profonda vergogna per le nostre coscienze, vivendo in un paese democratico, da sempre accogliente. Tentare di tenere sotto tono, quasi a nascondere l’esistenza di un’emergenza umana, ha provocato solo danni".
E ancora: "Confesercenti chiede risposte dalle Istituzioni, concrete e reali, senza troppa demagogia e balletti politici. C’è un problema, deve essere risolto. Non possiamo convivere con un’emergenza umanitaria sotto le nostre case e affianco alle nostre attività. Prima di tutto le persone. Basta accampamenti di fortuna, con disperati, abbandonati e senza cibo".