Giuseppe Faraldi attacca la Lega sui Daspo a Sanremo: "Studino per evitare figuracce"

"Lega Sanremo continua a definire inutili interventi intrapresi da Biancheri per rimediare al nulla lasciato in eredità da loro" scrive Giuseppe Faraldi

Giuseppe Faraldi attacca la Lega sui Daspo a Sanremo: "Studino per evitare figuracce"
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Il consigliere di “Sanremo al Centro” Giuseppe Faraldi replica alle parole della Lega sui Daspo urbani richiesti (impropriamente) al comune dal partito di Salvini a Sanremo (qui in basso la nota della Lega). In una nota stampa la Lega aveva ironizzato sulle parole del sindaco biancheri (Leggi qui) a seguito dello stupro della giovane inglese sulla pista ciclabile

Giuseppe Faraldi "Prima di parlare studino l'argomento per evitare figuracce"

“Oltre a strumentalizzare fatti di cronaca a scopi elettorali non conoscono neanche la materia di cui parlano. Non sanno nemmeno che i Daspo Urbani introdotti dal decreto Minniti non sono un provvedimento che può fare il Sindaco, ma sono di competenza della Questura. L’Amministrazione comunale, tramite la Polizia Locale, può esercitare gli allontanamenti dalle zone previste dal regolamento, e sono 32 quelli già attuati da inizio anno. Al fine di evitare ulteriori figuracce, consigliamo alla Lega di studiare l’argomento, prima di lanciarsi nella frenetica redazione di comunicati stampa.

"Quante espulsioni hanno fatto delle 600mila promesse?"

"Nel frattempo – prosegue Giuseppe Faraldi – visto che la Lega si guarda bene dal rispondere su quello che non ha fatto in materia di sicurezza urbana quando governava a Sanremo, attendiamo almeno risposte su quante espulsioni sono già state effettuate delle 600 mila promesse, quante ne sono previste per Sanremo e, soprattutto, quanti nuove unità di rinforzo tra le fila delle Forze dell’Ordine (oltre alle 15 già previste a febbraio per la Provincia), verranno destinate a Sanremo. Domande precise alle quali i cittadini sanremesi si aspettano risposte precise dagli informatissimi esponenti locali della Lega.

"La lega non conosce differenza tra doveri del Governo e del Comune"

"Inoltre - conclude Faraldi - preso atto che gli esponenti locali della Lega non conoscono la differenza tra i doveri del Governo in materia di sicurezza e quei pochi poteri a disposizione di un’Amministrazione comunale, preso atto che la stessa Lega Sanremo continua a definire inutili gli interventi intrapresi dall’Amministrazione Biancheri per rimediare al nulla lasciato in eredità dalla Lega (rete di videosorveglianza, assunzioni stagionali Polizia Locale, nuovi punti luce, ulteriore stanziamento di 150 mila euro per allargamento rete videosorveglianza a frazioni e periferie), invitiamo gli esponenti locali della Lega ad informarsi presso le Forze dell’Ordine locali se quegli interventi sono davvero inutili come loro sostengono. Li avvisiamo però che la risposta che riceveranno potrebbe smontare le loro poche, fragili convinzioni”.

Ecco il comunicato contro il quale si scaglia Faraldi

La Lega risponde a Sanremo al Centro: "La rabbia e lo sconcerto non bastano"

"Senza fare tante polemiche - si legge nel comunicato di Lega Sanremo - è un dovere, quello di un'amministrazione, di pensare alla sicurezza dei propri cittadini. Lo scopo deve essere quello e la Lega di Matteo Salvini - insediatosi al Viminale da pochi mesi - lo sta dimostrando nei fatti. Vedi il decreto sicurezza e il netto cambio di rotta nella gestione dei clandestini che ha ridotto in maniera considerevole gli sbarchi sulle coste italiane. Proprio questa precisa azione di governo, ha permesso, ad esempio, di mettere fine alle scorribande del noto pregiudicato "Maradona" e di allontanarlo dal nostro territorio. Ribadiamo con forza la nostra indignazione all'ennesimo fatto di violenza, perché i sanremesi dalla giunta Biancheri si aspettano provvedimenti concreti e non "rabbia e sconcerto", oltre ad emanare qualche Daspo Urbano in più soprattutto nei confronti di quegli illeciti legati all'abusivismo commerciale, al vandalismo, all'accattonaggio molesto e aggressivo di cui sono stati vittime molte volte gli anziani e all'occupazione di spazi riservati a persone disabili e ai bivacchi".

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