"Guerra del pesto": il pm chiede l'assoluzione per l'imprenditore Alberto Alberti

"Guerra del pesto": il pm chiede l'assoluzione per l'imprenditore Alberto Alberti
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Imperia - Il pubblico ministero ha chiesto, oggi, in tribunale a Imperia, l'assoluzione dell'industriale imperiese Alberto Alberti, a margine della cosiddetta "guerra del pesto" con il concorrente Remo Alberti, titolare della ditta "Cipressa Sapori", con ilquale ha in comune lo stesso cognome.

La disputa, infatti, riguarda l'uso del marchio "Alberti". Alberto Alberti, in particolare, deve rispondere della violazione dell'articolo 388 del codice penale ovvero della mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Motivo: forte di una sentenza del tribunale civile di Genova (sezione specializzata sui marchi e brevetti), emessa il 21 novembre del 2011, Remo Alberti ottenne l'uso esclusivo del marchio, ma nel periodo tra gennaio e maggio del 2012 il suo competitor lo utilizzò in alcuni supermercati imperiesi, malgrado il divieto.

Il tribunale di Genova dispose che Alberto Alberti poteva utilizzare il marchio soltanto per il latte e alcuni prodotti caseari, limitatamente alle province di Imperia, Savona e Cuneo e non anche per il pesto.

Il marchio, infatti, venne trovato anche su alcuni barattoli di pesto e successivamente sul pesto venduto sfuso nei supermercati. Nel primo caso i barattoli vennero ritirati; nel secondo l'avvocato di parte civile della "Cipressa Sapori", Bruno Di Giovanni contesta ad Alberti di essere stato al corrente della vendita di presto fuso a suo nome, ma di non aver avvertito il venditore di togliere il marchio "Pesto Alberti". La sentenza è attesa per il prossimo 3 maggio.


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