IL GIALLO DEL FORTE ODORE DI GAS

"Ho sentito uno scoppio fortissimo": l'inquietante post due settimane prima della tragedia di Soldano

Premonizioni a parte, sembra che in paese qualcuno avesse sentito un forte odore di gas il giorno prima dell’esplosione

"Ho sentito uno scoppio fortissimo": l'inquietante post due settimane prima della tragedia di Soldano
Pubblicato:
Aggiornato:

Il giallo del post pubblicato due settimane prima dell'esplosione

Che succede? Ho sentito uno scoppio fortissimo”: è il contenuto di un post pubblicato sul gruppo Facebook “Sei di Soldano se”. La data, però, non è quella del 27 agosto scorso, giorno in cui una potente deflagrazione ha sventrato una palazzina di piazza Vecchia, danneggiando altri due edifici e il cui bilancio è di un morto e due feriti gravi.

Il post è risale a circa due settimane prima, il 14 agosto

Se da una parte sembra quasi un evento premonitore, dall’altra pare che in paese qualcuno avesse sentito un forte odore di gas il giorno prima dell’esplosione. Un fatto che sarebbe stato riferito ad Ange Fortunato, di Marsiglia, proprietario dell’appartamento in cui si è verificata l’esplosione - nonché padre di Jonathan, uno dei due feriti - che oggi è indagato con l’accusa di omicidio colposo. Che ci sia un collegamento tra l’odore di gas e il boato riportato nel post non è impossibile affermarlo.

Dai primi accertamenti sembra, che l’esplosione sia avvenuta dal basso verso l’alto

Anche perché entrambi gli eventi (fuga ed esplosione) avrebbero dovuto verificarsi all’esterno, visto che in quell’occasione non vennero segnalati danni a cose o persone. In vista della perizia disposta dalla Procura di Imperia per far luce sull’accaduto l’avvocato Luca Fucini, che difende Ange Fortunato, ha già nominato un perito di parte: “Abbiamo provveduto a nominare esperto ingegnere per le caratteristiche del sinistro in oggetto”. Dai primi accertamenti sembra, che l’esplosione sia avvenuta dal basso verso l’alto, come testimoniato da un buco sul soffitto. La caldaia a quanto risulta era intatta ed era in regola con le certificazioni. L’ipotesi più accreditata resta quella della fuga di gas.

Fabrizio Tenerelli

Seguici sui nostri canali
Necrologie