"Il bullo senza il consenso della classe non è nessuno." Il bullismo spiegato dai Carabinieri ai ragazzi

Il comandante Mauro Felice Rinaldi assieme ai suoi colleghi ha spiegato le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni, del bullismo e cyberbullismo

"Il bullo senza il consenso della classe non è nessuno." Il bullismo spiegato dai Carabinieri ai ragazzi
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L'incontro con i ragazzi

Un incontro- quello di ieri- per raccontare il bullismo e cyberbullismo a 55 alunni della seconda classe dell'Istituto Comprensivo Ruffini di Taggia.

Il comandante Mauro Felice Rinaldi assieme ai suoi colleghi ha spiegato le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni, evidenziando come non solo la vittima ma soprattutto i membri di una classe, che sanno e non dicono o molte volte non reagiscono, giochino un ruolo fondamentale per contrastare il fenomeno. Il principio di fondo è: il bullo, senza il consenso della classe, senza le risate che fanno da colonna sonora ai suoi gesti, smetterà di fare il bullo.

Nel frattempo, gli alunni della quinta A della Scuola Elementare “Asquasciati” di Sanremo hanno svolto una visita guidata presso la Caserma di Sanremo dove, attraverso l’illustrazione delle tecnologie in dotazione alle “Gazzelle” e la visita agli

uffici adibiti al foto-segnalamento ed alla centrale operativa, i bambini hanno potuto conoscere il Carabiniere ed il suo servizio svolto quotidianamente per la collettività.

L’incontro si è concluso con le raccomandazione dell’Arma sui fenomeni particolarmente sentiti nell’ambito scolaresco, quale il bullismo, cyberbullismo ed i rischi che si possono incontrare in “rete” e con l’utilizzo dei social network.

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