Il calvario di un sanremese sulla A10

La testimonianza sull'autostrada A10 "Noi automobilisti non sappiamo nulla di cosa sta succedendo né nulla ci viene detto oltre a "Attenzione code"

Il calvario di un sanremese sulla A10

Si sta sentendo ormai quotidianamente parlare degli ingorghi autostradali sulla A10 che bloccano per ore il traffico. Sempre più automobilisti insoddisfatti percorrono le gallerie. È però molto difficile immaginare come realmente sia la situazione a bordo di ogni singola auto ferma in coda.

La testimonianza di Daniele De Andreis, sanremese, che riguarda “l’inferno” automobilistico vissuto da lui e la sua famiglia ieri ce ne può dare però una chiara idea:

“Stavo tornando in auto con la mia famiglia direzione Sanremo e fino a Genova tutto bene. La prima indicazione dei pannelli luminosi è sulle discese verso Genova Voltri: Attenzione code. Arrivata la zona coda, tutti incolonnati con auto di Milano e nord Italia, famiglie tedesche, olandesi e belghe, auto francesi e di Monaco che rientrano da quello che si suppone essere un normale e prevedibile weekend pre festivo. Il tempo passa e la coda procede lentissima. Noi automobilisti non sappiamo nulla di cosa sta succedendo né nulla ci viene detto oltre al già citato “Attenzione code”. Intanto arrivano le prime necessità: un bagno per i bambini. Solo che siamo imbottigliati in gallerie senza corsia di emergenza e senza neanche sistema di areazione. Che fare? L’impazienza e la rabbia per non essere informati di nulla comincia a crescere. Cosa è successo? Quanto dura la coda? Nessuna informazione.  Dopo un’ora e mezza arriviamo all’area di servizio di Piani d’Invrea: una bolgia infernale. Macchine dappertutto (ovviamente); gente arrabbiata, bambini urlanti in coda all’Autogrill per andare a fare pipì. Pulman riversano tutti i passeggeri nel piazzale. Uno svedese parcheggia la sua Volvo senza neanche chiuderla e corre in bagno. Il caos totale e collettivo. Ancora un ora di coda fino a Savona; dei restringimenti e poi la coda magicamente si dissolve. Via libera. Le Bmw tedesche scatenate. Non abbiamo parole. Arriviamo a Sanremo e ovviamente paghiamo il nostro normale (e salatissimo) pedaggio”.