Un milione di mascherine di comunità ( ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del Decreto legge 18 del 2020) destinate alla popolazione ligure, è giunto ieri dalla “struttura commissariale per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19” guidata dal commissario Domenico Arcuri (nella foto).
Mascherine gratuite dal Governo per un milione di liguri
Le mascherine saranno distribuite gratuitamente – con modalità ancora da comunicare – dalla Regione Liguria nei prossimi giorni.
“Ringraziamo il Commissario Arcuri – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Nei prossimi giorni le distribuiremo gratuitamente ai cittadini: il carico al momento è stato stoccato nel nostro magazzino alla Fiera di Genova e presto forniremo indicazioni sulle modalità con cui verranno consegnate. Si tratta di mascherine di comunità che possono essere usate dai cittadini all’aria aperta, sui mezzi di trasporto, quando vanno a fare la spesa e nella vita di tutti i giorni per evitare di diffondere droplet nell’atmosfera. È bene ricordare che le mascherine di comunità non sono Dispositivi di protezione individuale, necessari sui luoghi di lavoro, come le mascherine chirurgiche. Si tratta di un contributo prezioso che va a sommarsi agli oltre 5,5 milioni di mascherine totali distribuite dalla protezione civile regionale ai cittadini e alle categorie produttive”.
La situazione del contagio in Liguria: 1344 i morti a ieri
Le persone attualmente positive in Liguria ieri (sabato 16 maggio) erano 59 in meno rispetto a venerdì, i nuovi contagi sono stati 51. I pazienti curati negli ospedali liguri sono 395, di cui 26 in terapia intensiva. 2007 i pazienti clinicamente guariti al domicilio, 3225 quelli guariti definitivamente. 1344 le persone decedute. Ieri sono stati effettuati 2056 tamponi.
Il decreto legge 33 del 16 maggio 2020 permette, a partire dal 18 maggio, gli spostamenti all’interno del territorio regionale. Gli spostamenti tra regioni differenti e verso l’estero vietati fino al 2 giugno. Resta il divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le attività economiche e produttive dovranno svolgersi nel rispetto di protocolli o linee guida per prevenire il rischio di contagio: le regioni hanno condiviso le linee di indirizzo che saranno uguali in tutta Italia e saranno la base comune per le prossime delibere