Il giallo della scomparsa dell'imprenditrice Paola Gambino, parla l'ex marito

“Abbiamo già presentato denuncia ai carabinieri - racconta lil marito Giorgio Bonavia, dal quale è separata da un paio di anni - e oggi ci sarà un incontro in Prefettura per fare il punto della situazione sulle ricerche”.

Il giallo della scomparsa dell'imprenditrice Paola Gambino, parla l'ex marito
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C’è apprensione a Bordighera per la scomparsa dell’imprenditrice Paola Gambino, 56 anni, titolare del bed & breakfast “Acqua di Mare”, di Bordighera. Paola manca di casa dalle 20 circa di venerdì scorso (23 marzo), quando dal proprio cellulare, che ha lasciato nell’abitazione, ha chiamato la madre e lo zio.

“Abbiamo già presentato denuncia ai carabinieri - racconta lil marito Giorgio Bonavia, dal quale è separata da un paio di anni - e oggi ci sarà un incontro in Prefettura per fare il punto della situazione sulle ricerche”.

La famiglia si è accorta della scomparsa, sabato mattina. “Tra le 13 e le 14, quando ci siamo accorti che non aveva servito le colazioni ai clienti - ancora il coniuge -. Pensavamo che si fosse allontanata per andare da qualche parte nelle vicinanze, ma non hanno abbiamo più avuto sue notizie”. Paola soffriva di depressione: “anche se non ha mai minacciato gesti insani”.

Per allontanarsi non ha preso né l’auto, né lo scooter o la bici. “Anche se eravamo separati, abbiamo continuato a sentirci e c’è sempre stato rispetto tra noi - prosegue Bonavia -. Che io sappia non era malata. Sì, prendeva del cortisone per dei problemi alle articolazioni, ma nulla di più. Non capiamo il perchè di questo allontanamento volontario. Bastava che dicesse: ‘Voglio andare via una settimana’ e non c’era alcun problema”.

Il marito e i figli Riccardo e Andrea hanno già setacciato la zona del Beodo, quella del porto e anche la ferrovia (l’interruzione di linea avvenuta ieri era dovuta proprio a dei sopralluoghi finalizzati all’eventuale ricerca della donna).

Prima di allontanarsi non ha lasciato alcun messaggio. Non ha neppure portato via il telefonino e suscitare un po’ di inquietudine è il fatto che doveva occuparsi dalla madre e dello zio anziani, di 80 e 89 anni, che andava tutti i giorni a trovare.

“Abbiamo chiesto anche agli operatori della Docks Lanterna (azienda incaricata del servizio di igiene urbana) e agli autisti della Riviera Trasporti, ma non c’è alcun indizio - conclude il marito -. Non abbiamo neppure ricevuto segnalazioni e non abbiamo riscontri sul fatto che possa aver aderito a qualche setta”.

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