Confcommercio

Il grido d'allarme dei commercianti sanremesi

Di Baldassare «Chiediamo all'amministrazione comunale l’azzeramento di Tarsu e Tari e la riduzione dell’Imu. Siamo la parte produttiva della città»

Il grido d'allarme dei commercianti sanremesi
Pubblicato:

Commercianti in crisi

Le categorie commerciali, bar, negozi, ristoranti, sono tra quelle più colpite dall’emergenza coronavirus. A lanciare il grido d’allarme è stata ieri, in particolare, la Confcommercio di Sanremo, che per mano del suo presidente Andrea di Baldassare, ha scritto al Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, affinché anche l’amministrazione comunale di Sanremo corra in aiuto delle attività che formano il tessuto imprenditoriale cittadino messo in ginocchio dalle obbligatorie chiusure di queste settimane e prevedibilmente di quelle a venire.

Andre Di Baldassare, Confcommercio

«Dopo l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri anche le istituzioni locali devono fare la loro parte – spiega di Baldassare – Soprattutto in un Comune come Sanremo, la cui economia è basata su Turismo, Commercio e Servizi, non possiamo permetterci di vedere decimate le nostre imprese da una crisi che non ha precedenti a memoria d’uomo.

Le richieste al Comune

«Il Comune, sulla scia di quanto fatto a livello statale deve sospendere immediatamente il pagamento di ogni tributo, canone e gravame in genere che pesa sulle aziende del territorio - aggiunge il presidente di Confcommercio - La crisi di liquidità derivante dalle chiusure e dalla forte diminuzione degli incassi per le attività ancora aperte non permette di sostenere esborsi. E’ inoltre necessaria una politica di supporto che preveda la messa a disposizione di risorse da destinare in maniera definitiva alle imprese tramite la cancellazione o la forte riduzione di tasse e tributi in generale».

In particolare si chiede al Comune l’azzeramento della parte variabile della Tassa Rifiuti «per tutta la durata della chiusura delle attività e comunque ridotta in misura non inferiore al 50%». Non solo: i commercianti chiedono l’annullamento della Tosap per tutto il 2020. «Chiediamo inoltre che il Comune deliberi la riduzione sostanziale delle aliquote IMU per le attività produttive, provvedendo a rateizzare nei termini massimi previsti dalle normative di riferimento e che vengano destinate risorse a sostegno dei fondi di garanzia per i prestiti alle imprese danneggiata dall’emergenza coronavirus». Nella dura presa di posizione Di Baldassarre è sostenuto dall’intero direttivo di Confcommercio Sanremo, che all’unisono ribadisce di voler continuare ad «essere il riferimento della parte produttiva della città» e si aspetta che «anche l’opposizione cominci a fare la sua parte».

Di Baldassare chiede poi di prevedere un’azione per il rilancio delle attività a fine emergenza: «Chiediamo che nel secondo semestre 2020 vengano resi gratuiti i parcheggi nelle “zone blu”. «Confidiamo che il Sindaco ci ascolti prontamente e metta in atto le misure richieste per fornire la giusta motivazione agli imprenditori e permettere di continuare a sperare in una ripresa immediata quando il periodo di emergenza sarà finito.

Seguici sui nostri canali
Necrologie