Nel corso di una cerimonia svoltasi in Prefettura a Imperia, il prefetto Antonio Giaccari ha espresso il proprio ringraziamento ai carabinieri della stazione di Triora, guidati dal maresciallo Mirco Romitelli, per aver sventato una truffa ai danni di una donna di 78 anni. L’anziana, raggirata da ignoti con l’inganno del finto appartenente alle forze dell’ordine, ha potuto riavere indietro i 3 mila euro e i monili in oro che le erano stati sottratti.
La raccomandazione del maresciallo Romitelli
“Le truffe sono tantissime, le tecniche sono molteplici ed è estremamente difficile per le vittime comprendere e difendersi in maniera adeguata da questi tentativi”, ha spiegato il maresciallo Mirco Romitelli. Il comandante ha sottolineato l’importanza della prudenza: “Bisogna prendere tempo, dubitare di qualsiasi richiesta che provenga da persone non conosciute direttamente e de visu. Ogni comunicazione telefonica va riferita subito alle forze dell’ordine, possibilmente da un telefono diverso, perché talvolta i truffatori riescono a mantenere il contatto anche sulla stessa linea”.
Romitelli ha poi ricordato un principio fondamentale: “Nessun carabiniere viene a casa a chiedere soldi o gioielli, né invita a effettuare bonifici o consegnare valori. È sempre meglio contattare un familiare, recarsi di persona in caserma e soprattutto non lasciarsi prendere dall’urgenza che i truffatori cercano di creare.
L’appello del prefetto Giaccari
Il prefetto Antonio Giaccari ha ribadito lo stesso concetto, rivolgendosi in particolare agli anziani e alle loro famiglie: “Mai un appartenente alle forze di polizia — carabiniere, finanziere, poliziotto o agente della polizia locale — chiederà denaro in contanti o per telefono. Non accadrà mai”.
Giaccari ha invitato la cittadinanza a segnalare immediatamente alle forze dell’ordine qualsiasi episodio sospetto: “Davanti a una chiamata di questo genere, bisogna interrompere subito la conversazione e avvertire i carabinieri o la polizia. Solo così si possono evitare situazioni spiacevoli e proteggere le persone più vulnerabili”.