Il paradosso dell'insegnante hard che continua a vivere col marito ai domiciliari accusato di sfruttarla
La donna, comunque, aveva già scagionato entrambi, sostenendo di non essere mai stata sfruttata: né dal marito, né dall'amico ristoratore
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, stamani, all'interrogatorio di garanzia davanti al gip Francesco Meloni, di Savona: G.N., 58 anni, il marito di P.C., 56 anni, di Imperia, l'insegnante a luci rosse, finito agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della locale Procura.
L'interrogatorio di garanzia: una parte tace, l'altra risponde
Ha invece risposto alle domande del giudice, anche se l'interrogatorio è durato pochi minuti: R.T., 61 anni, ristoratore di Andora, accusato di favoreggiamento, per aver accompagnato la donna in un appartamento dove lavorava. Premesso che l'insegnante - a quanto si apprende - non si costituirà parte civile, è comunque abbastanza singolare che la donna possa ancora vivere con il marito accusato di sfruttarla.
La donna sostiene di non essere mai stata sfruttata
I legali dei due imputati - c'è anche un terzo indagato in stato di libertà - hanno fatto richiesta della documentazione giudiziaria, per approfondire le ipotesi accusatorie. La donna, comunque, aveva già scagionato entrambi, sostenendo di non essere mai stata sfruttata: né dal marito, né dall'amico ristoratore, che pare l'accompagnasse in auto, perché in seguito a un incidente domestico aveva riportato delle lesioni agli arti superiori. L'insegnante, lo ricordiamo è parte offesa, nel procedimento giudiziario.