Il Presidente Nazionale di AC a Villa Giovanna D'Arco

Matteo Truffelli è intervenuto come relatore sul tema "L'associazionismo cattolico e il territorio"

Il Presidente Nazionale di AC a Villa Giovanna D'Arco
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Il presidente Nazionale di AC a Villa Giovanna D'Arco

Matteo Truffelli è intervenuto come relatore sul tema "L'associazionismo cattolico e il territorio"

Il Presidente nazionale di Ac, Matteo Truffelli, giovedì 4 aprile, è  intervenuto ad un incontro di Percorso – scuola cristiana di formazione  alla vita civile e politica - come relatore sul tema "L’associazionismo
cattolico e il territorio: sfide e opportunità".  Numeroso il pubblico presente a Villa Giovanna d'Arco; doveroso e sentito il ringraziamento  da parte di Sua Ecc.za Monsignor Vescovo, Antonio Suetta, così come le
parole della presidente diocesana Laura Ferrari e dall’assistente  unitario don Alessandro Ghersi.

Truffelli, ordinario di “Storia delle dottrine politiche” presso  l’Università di Parma,  nella sua relazione ha sottolineato l’importanza  di tutto l’associazionismo cattolico. “Nessuno si salva da solo … ”,  così recita l’Evangelii Gaudium (113) più volte citato dal relatore come  esempio e supporto alle sue parole. Appartenere ad una associazione  ecclesiale è ciò che ci fa crescere in un percorso di responsabilità e
corresponsabilità, è tessere una trama di relazioni che danno forma alla  nostra esistenza, è abitudine a costruire insieme una prospettiva  futura, è educazione alla dialettica e al confronto tra posizioni e idee diverse.

Anche se oggi far parte di una associazione sembra cosa inattuale a  causa della “tristezza individualista” in cui tanti si rifugiano (EG2) e  della “società liquida” descritta da Z. Bauman aderire  è ciò che  fornisce un punto di riferimento e  di stabilità,  è ciò che educa al  superamento dell’individualismo ed è aiuto concreto contro la solitudine  che non è più appannaggio degli anziani ma anche di molti giovani.

L’appartenenza, quindi,  va vista come una sfida e al contempo una  opportunità che ci spinge a prendere una posizione per avvicinare chi  sta nella difficoltà ricordando che il bene comune è tale se lo si costruisce insieme. Inoltre, ciò diventa più facile in una dimensione  territoriale ridotta poiché il conoscersi facilita la creazione della  rete e rende efficaci i suoi interventi.

Truffelli, arrivato nel pomeriggio direttamente da Roma,  ha  preliminarmente  incontrato una delegazione dell’Ac diocesana  (presidenza, consiglio, equipe, presidenti parrocchiali, ex presidenti  diocesani) e ha voluto trascorrere con loro un momento in amicizia per  conoscere meglio la realtà locale; apprezzando la serenità e la voglia  di fare che traspare dalle attività svolte ha ribadito che il camminare  insieme costa fatica ma allena e insegna a superare i problemi. Ha  msuggerito di puntare a piccoli obiettivi perchè più facilmente  realizzabili, valorizzando il servizio che può “contagiare” persone
fuori dai gruppi attirate dall’esempio e dalla testimonianza.

Alla fine della serata, come un normale turista in vacanza, Truffelli ha  passeggiato per le vie di Sanremo apprezzando molto la città che non  conosceva affatto.

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