imbarazzo sotto la rocca

Il Principe Alberto e l'insegnante di yoga italiana in guerra per un'eredità da 3,5 milioni di euro

Battaglia legale per un doppio testamento del marito miliardario della donna, morto nel 2011. Il 9 settembre l'udienza finale a Parigi

Il Principe Alberto e l'insegnante di yoga italiana in guerra per un'eredità da 3,5 milioni di euro
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Una battaglia legale imbarazzante, vissuta sotto traccia fino ai giorni scorsi, quando a rivelarla - carte alla mano - è stato il settimanale parigino Nouvel Observateur. Da dieci anni esatti il Principe Alberto II di Monaco e la vedova 68enne del miliardario americano Kellogg Smith, morto appunto nel 2011, all'età di 85 anni, si contendono nei vari gradi di giudizio  (monegasco e francese) un'eredità del valore complessivo di 3,5 milioni di euro, in gran parte in contanti, depositati su conti della filiale BNP Paribas nel Principato, dove Mr. Smith ha vissuto ed è mancato, oltre a un appartamento a Parigi e un monolocale nello stesso Principato.

I due testamenti realizzati a due mesi di distanza

Il contenzioso tra il Principe e la vedova, un'insegnante di yoga italiana di base a Nizza, nasce in virtù dell'esistenza di due testamenti, realizzati entrambi nel 2005 a due mesi di distanza l'uno dall'altro. Secondo quanto rivela l'Observateur, nel primo, scritto di suo pugno dal miliardario Smith il 25 giugno 2005, viene nominato il Principe Alberto erede universale del suo patrimonio. Una pratica piuttosto ricorrente nel Principato, quando non si hanno eredi, come ha spiegato il legale del sovrano, Jean Marie Tomasi. Ma solo due mesi dopo (29 agosto) Smith redige un secondo testamento, questa volta alla presenza di un notaio, nel quale nomina la moglie erede di un terzo del suo patrimonio. La restante parte è destinata a opere di carità.

La battaglia legale, con il primo round al Principe e il ribaltamento a Parigi

Una prima sentenza del tribunale di Monaco - come poteva essere in qualche modo prevedibile - assegna al Principe l'eredità. La vedova cerca un accordo e attraverso i suoi legali offre di versare il 15% dell'eredità alla Fondazione Princesse Charlène. Dalla Rocca rispondono picche e così la vedova ricorre al Tribunal de Grande Istance di Parigi, che le dà ragione e ordina al Principe di restituire l'intero malloppo, oltre a 100mila euro di danni e interessi, che nonostante le resistenza di Alberto II, la donna avrebbe ottenuto tre anni fa. Ma al momento sono ancora bloccati i conti correnti monegaschi e l'appartamento parigino. Questo perché Alberto, per il tramite dell'avvocato Tomasi, presentato altri ricorsi, ritenendo stravolte le volontà testamentarie di Mr Kellogg Smith

Il 9 settembre il caso approderà alla Corte d'Appello di Parigi, che dovrà decidere se sbloccare i conti e consentire alla donna l'acquisizione dell'alloggio parigino.

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