Il Questore in visita all'Ospedale, doni per i bimbi ricoverati
Un gesto di solidarietà verso i più deboli, con regali non solo per i più piccoli ma anche al personale sanitario
Il Questore della provincia di Imperia, Giuseppe Felice Peritore, accompagnato da funzionari e personale della Questura, questa mattina si è recato nel reparto di pediatria dell’Ospedale di Imperia, per portare doni ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie ma anche per augurare buone Feste anche al personale medico.
Polizia di prossimità
Nell’ambito della Polizia di prossimità, infatti, la Questura di Imperia ha organizzato una cerimonia di consegna dei regali ai bambini, con l’apposizione di un simbolo natalizio all’albero del reparto ospedaliero. "
"Un'iniziativa- spiega il Questore Felice Peritore- di Polizia prossimità ossia essere vicini a chi in questo momento ha più bisogno, ai piccoli degenti dell'Ospedale Pediatrico a tutti i ricoverati, ai sanitari e a tutto il personale dell'ospedale di Imperia. Un'iniziativa che si inquadra in quella che la Polizia di Stato svolge per le fasce più deboli.
Solidarietà per i più deboli
L’iniziativa costituisce un segno di solidarietà nei confronti delle fasce più bisognose e di vicinanza della Polizia di Stato a tutta la comunità, anche a quella più esposta alle momentanee difficoltà. La giornata costituisce, pertanto, occasione gradita per dimostrare affetto ai bimbi ricoverati ed agli operatori sanitari che li assistono quotidianamente, soprattutto in questo periodo reso ancora più difficile dalla emergenza epidemiologica in corso.
"Proprio per dimostrare il nostro affetto e una particolare attenzione - conclude il Questore- abbiamo portato dei doni sia per i degenti ma anche per il personale sanitario dell'Ospedale. Sono doni simbolici che testimoniano il nostro affetto.
Abbiamo anche portato una nostra palla natalizia, un simbolo e un augurio che, in questo momento viene sistemata in diversi alberi in tutta Italia ma noi abbiamo deciso di metterla sull'albero dell'ospedale come segno di affetto ai piccoli degenti e a tutti gli altri”.