Il questore nega permesso di soggiorno allo straniero e il Tar gli annulla il provvedimento
Il caso a Ventimiglia. Inoltre, ha condannato lo Stato al pagamento delle spese legali, quantificate in circa 1.500 euro
Il provvedimento è stato negato dal Tar Liguria
La sezione seconda del Tar Liguria ha annullato il provvedimento del questore di Imperia che, il 19 marzo scorso, aveva negato il rilascio del permesso di soggiorno a uno straniero, abitante a Ventimiglia, considerato "pericoloso". Inoltre, ha condannato lo Stato al pagamento delle spese legali, quantificate in circa 1.500 euro.
Secondo il tribunale amministravo, infatti, le condanne per cessione illecita di stupefacenti e sostituzione di persona; falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità; porto abusivo di armi, maltrattamenti in famiglia e violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina, sono troppo vecchie e non bastano per dimostrare la pericolosità sociale dell'uomo, difeso dall’avvocato Elisabetta Costa. Ma non è tutto.
Considerato che l'uomo vive con una compagna incinta
dalla quale ha già avuto un figlio di 6 anni, secondo il giudice: negare il rilascio significherebbe dividere la famiglia. Secondo il questore, lo straniero aveva titolo per restare in Italia: "in ragione della mancanza del reddito minimo richiesto dalla legge, dell’insussistenza di una stabile convivenza con l’attuale compagna e il figlio nato da questa unione, nonché della pericolosità sociale del ricorrente, ritenuta prevalente sul suo diritto all’unità familiare".
L'uomo, difeso dall’avvocato Elisabetta Costa, ha però impugnato il provvedimento, facendo ricorso al Tar di Genova, che ha ordinato alla Questura di riesaminare il caso "in considerazione dell’evoluzione della situazione dei carichi pendenti - si legge nel provvedimento - dell’opportunità di verificare la convivenza dello straniero con l’attuale compagna e dello stato di gravidanza di quest’ultima". Le verifiche sono state effettuate dal commissariato di Ventimiglia.