l'incendio allo stabilimento Marr

Il sindaco Conio dopo l'attentato alla Marr: "Questo territorio respinge mafie e atti intimidatori"

"Ci deve essere una fortissima risposta dalla quale emerga che le mafie e certi atti intimidatori questo territorio li respinge nettamente"

Il sindaco Conio dopo l'attentato alla Marr: "Questo territorio respinge mafie e atti intimidatori"
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L'intervento del sindaco di Taggia all'indomani del devastante incendio

Quanto sta accadendo non si può sottovalutare. Ci deve essere una fortissima risposta dalla quale emerga con chiarezza che le mafie e certi atti intimidatori questo territorio li respinge nettamente. Le istituzioni, il sindaco, l’amministrazione e ogni singolo cittadino di questa comunità dicono ‘no’”. Così il sindaco di Taggia, Mario Conio, interviene all’indomani del devastante incendio dello stabilimento Marr (specializzato nella distruzione al foodservice), la cui matrice delle fiamme è dolosa.

La prima responsabilità e preoccupazione è stata innanzitutto gestire l’emergenza per la sicurezza di tutti - aggiunge il primo cittadino -. Ora, però, è doverosa una netta presa di posizione sul terribile incendio che ha distrutto la sede di un’importante azienda del nostro territorio. Da oggi 15 nostri concittadini sono nell’impossibilità di esercitare il loro lavoro e tutto ciò è inaccettabile”.

Conio non nasconde di essere preoccupato per la serie di attentati in città

Conio non nasconde di essere preoccupato considerato che, tra l’altro, non si tratta neppure del primo incendio, o meglio attentato, che si verifica in città.

Se la tesi dolosa verrà, come pare, confermata: si tratterebbe dell’ennesimo episodio nel giro di pochi mesi. Sia chiaro, che come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini non chineremo il capo davanti a questi atti intimidatori. Voglio lanciare un forte appello alle autorità. Sono certo che, come sempre, le forze dell’ordine sapranno essere al nostro fianco e garantire la sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre aziende. Conosco il loro impegno costante e quotidiano, e il grande zelo con cui stanno svolgendo le indagini, ma non può passare in silenzio questa situazione”.

E' il secondo incendio alla sede tabiese della Marr: nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 2018, infatti, sette camion parcheggiati uno a fianco all’altro, erano stati distrutti dalle fiamme. Mentre il 20 ottobre scorso, nel piazzale della azienda floricola Ciesse Flower, in zona Prati e Pescine, bruciavano tre mezzi appartenenti a un'altra ditta.

Conclude il sindaco: “Questo è un territorio pulito, libero, che deve respirare aria fresca, non fumi velenosi come quelli di queste ore. La legalità deve essere un faro per tutti noi. Atti terribili e vili non sono tollerabili perché ci portano a pagine che non sono proprie di questo territorio”.

Fabrizio Tenerelli

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