VERTICE IN PREFETTURA A IMPERIA

Il sindaco di Soldano ordina di demolire o mettere in sicurezza la palazzina esplosa

Il sindaco di Soldano, Isio Cassini, emetterà un’ordinanza per la demolizione o la messa in sicurezza della palazzina esplosa

Il sindaco di Soldano ordina di demolire o mettere in sicurezza la palazzina esplosa
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Il vertice si è svolto in mattinata in. prefettura a Imperia

Il sindaco di Soldano, Isio Cassini, emetterà un’ordinanza per la demolizione o la messa in sicurezza della palazzina esplosa lo scorso 27 agosto, nella piazza Vecchia del paese e per far luce sulla quale la procura di Imperia ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e lesioni. E’ quanto emerso, stamani, in prefettura a Imperia, a margine di un vertice di coordinamento per fare il punto sulla messa in sicurezza della piazza e sul ripristino della viabilità sulla provinciale della val Crosia.

Innanzitutto, abbiamo bisogno di garantire l’incolumità della popolazione e del sito interessato dall’evento - ha affermato il prefetto Valerio Massimo Romeo, al termine del vertice -. Quindi, dobbiamo ripristinare la viabilità stradale, altrimenti vi sono alcune ditte che lavorano in quel comune, dotate di camion, che non possono transitare, perché la viabilità sulla provinciale è interrotta”.

Il sindaco dovrà dunque emetterà un’ordinanza (ex articolo 54 del Tuel)

che comunicherà al prefetto, con cui ingiungerà alla proprietà di effettuare i lavori di demolizione o di messa in sicurezza dell’immobile. “La Provincia, con il suo presidente Claudio Scajola, si è dichiarata disponibile a realizzare una paratoia in muro, affinché durante le operazioni di demolizione si possa comunque assicurare la viabilità ordinaria con un senso unico alternato”.

Il prefetto ha annunciato che verrà anche interessata la Regione

"Per verificare ogni possibile aiuto di natura finanziaria al sindaco, costretto ad affrontare queste spese in un Comune così piccolo”. L’ordinanza dovrebbe essere firmata entro domani.

Se non ottempereranno i privati, vedremo di ottemperare noi - ha affermato Cassini - per consentire alle nostre aziende di lavorare e non strozzare una vallata, perché in questo momento con una portata di 15 tonnellate e due metri e mezzo di larghezza, passano giusto le corrierine per portare i bambini a scuola. E’ un’emergenza continua, cerchiamo tra tutti di risolvere al più presto, chiaramente ci sono tante difficoltà”.

Nell’ambito di un recente sopralluogo si era preso atto della necessità di demolire l’edificio lesionato

ma potrebbe esserci anche un piano b, quello di abbassarlo di due piani. Soluzioni che comunque andranno valutate nei prossimi giorni. I tempi che il privato avrà per mettere in sicurezza la palazzina devono essere an cosa decisi, ma si parte dalle due settimane al mese e mezzo. Nell’esplosione sono rimasti feriti tre francesi di Marsiglia: due di 25 anni, ricoverati al centro grandi ustionati di Villa Scassi a Genova, e uno di 37anni ricoverato al Cto di Torino. I tre stavano festeggiando un compleanno, quando forse a causa di una fuga di gas si è verificata l’esplosione.

Fabrizio Tenerelli

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