IL TRAGICO SCHIANTO IN SCOOTER (FORSE) PROVOCATO DALL'INCOSCIENZA DEL MIGRANTE/ ORA RISCHIA DI MORIRE PURE L'ITALIANO

IL TRAGICO SCHIANTO IN SCOOTER (FORSE) PROVOCATO DALL'INCOSCIENZA DEL MIGRANTE/ ORA RISCHIA DI MORIRE PURE L'ITALIANO
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Ventimiglia - Aperta, chiusa, riaperta e chiusa. E potremo ancora andare avanti. Parliamo dell'inferriata "della morte", quella che divide la strada privata delle ferrovie, che conduce al Parco Roja, dalla superstrada di Bevera, all'altezza di via Fois, dove ieri è stato travolto da uno scooter l'immigrato libico di passaporto siriano, di 26 anni, morto in seguito all'impatto e per il cui incidente è ricoverato in coma: Luciano Guglielmi, 66 anni, di Ventimiglia, conducente del motociclo.

Per l'ennesima volta, senza un motivo valido, un gruppo di stranieri aveva forzato quella ringhiera, aveva smontato i bulloni che la tengono salda al muretto in cemento, con l'intento evidentemente di tagliare la strada. Così facendo uno di quei migranti è improvvisamente balzato sulla strada, venendo investito dallo scooterista che oggi per colpa di quella mossa rischia la vita. Ma per quale motivo, nessuno è mai intervenuto nonostante le decine di segnalazioni di migranti in mezzo alla strada? Non solo a Bevera, ma anche sul cavalcavia di Roverino.

Stamattina un operaio era di nuovo lì a riparare la falla, ma qualcuno dovrà pure intervenire per ripristinare un po' le regole.

Fabrizio Tenerelli


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