IL CASO

Il treno è cancellato: l'odissea dei frontalieri diretti in Francia e 500 euro di multa

"Abbiamo fatto richiesta sia al prefetto francese che al nostro italiano di prendere in considerazione di riaprire la frontiera di Ponte san Luigi"

Il treno è cancellato: l'odissea dei frontalieri diretti in Francia e 500 euro di multa
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Treno è cancellato

E'stato un'odissea, stamani, per i lavoratori frontalieri diretti in Francia, a causa della soppressione dell'unico treno diretto oltreconfine. C'è chi di corsa è riuscito a prendere il bus proveniente da Tenda, con fermata a Ventimiglia, e si è ritrovato con un'ammenda in frontiera. Una multa di 500 euro, perché nell'autocertificazione firmata dal datore di lavoro, mancava il timbro nonostante questo sia un privato e non una impresa. Niente da fare, nonostante le spiegazioni del frontaliere, la polizia francese non ha voluto sentire ragioni. Alla frontiera di Ponte San Ludovico, code chilometriche dovute ai controlli.

"Ancora questa mattina abbiamo fatto richiesta sia al prefetto francese che al nostro italiano di prendere in considerazione di riaprire la frontiera di ponte san Luigi - afferma Roberto Parodi, segretario dell'associazione Frontalieri Autonomi Intemelii (Fai) -. Ogni giorno cresce il numero dei lavoratori diretti a Monaco e in vista del deconfinamento del 4 maggio del principato il numero di frontalieri si quadruplicherà e si può immaginare i tempi di attesa per attraversare la frontiera. Questa mattina si è arrivati a 40 minuti di attesa".

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