Il volume inedito del deportato imperiese Riccardo Sala, morto nel campo di Neumark
L'Amministrazione Comunale ha deciso di procedere alla stampa del manoscritto e alla trascrizione delle memorie per raccogliere in un volume questa testimonianza

E' stata ricordata oggi a Imperia, nel Giorno della Memoria (il 27 gennaio ricorre la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dell'Armata rossa nel 1945) la figura di Riccardo Sala, 19enne milite imperiese catturato a Bolzano e deportato nel campo di Neumark, dove si ammalò e morì a pochi mesi dalla fine della guerra.
Il messaggio del sindaco Scajola
"Per il #GiornoDellaMemoria abbiamo scelto di raccontare una storia imperiese, quella di Riccardo Sala, che trovò la morte, appena ventenne, in un campo di concentramento - ha sottolineato il sindaco Claudio Scajola - Il suo diario era rimasto in un cassetto sino a oggi. Ci è sembrato giusto, insieme alla famiglia e alla Commissione Toponomastica, renderlo pubblico. Per non dimenticare. Una testimonianza, una storia vera, che entra nell'animo, nella carne delle persone".
“Memorie di un giovane imperiese nell'inferno dei lager. Il Diario di Riccardo Sala”
Nel corso della mattinata è stato presentato il volume inedito "Memorie di un giovane imperiese nell'inferno dei lager. Il Diario di Riccardo Sala". Dopo il saluto del sindaco Scajola il Presidente della Commissione Toponomastica, l'ex sindaco Luigi Sappa, ha presentato il volume, mentre l'illustrazione del testo è stata curta dal professor Vittorio Coletti. A seguire la lettura di alcuni brani da parte dell'attore Eugenio Ripepi, con l'accompagnamento musicale del M° Mauro Vero.
La storia di Riccardo Sala
Riccardo Sala (nato ad Imperia il 13 aprile 1924 e morto il 10 maggio 1944 nel campo di concentramento di Neumark) è stato catturato a seguito di un'azione militare ad Appiano (Bolzano) l'8 settembre 1943 - giorno dell'entrata in vigore dell'armistizio firmato dal Governo Badoglio con gli alleati della Seconda Guerra mondiale - e deportato nel campo di detenzione di Danzica. Trasferito nell'ottobre successivo nel campo di Hohenstein (tra le città di Lipsia e Dresda), è stato infine trasferito nel campo di Neumark, dove rimase segregato fino alla morte sopraggiunta per malattia.
Il diario del giovane milite imperiese è stato scritto con matite di fortuna sul libretto matricola in dotazione ai militari e traccia il percorso dei trasferimenti nel corso della prigionia, registrando con brevi annotazioni le condizioni di detenzione, il lavoro nei campi o in fabbrica e gli stati d'animo legati alla drammatica esperienza.
L'Amministrazione Comunale ha deciso di procedere alla stampa del manoscritto e alla trascrizione delle memorie per raccogliere in un volume questa testimonianza, che rappresenta un messaggio immediato e diretto, tale da incoraggiare una riflessione pubblica sul tema della privazione della libertà e della deportazione.


