Pari opportunità

Ilaria Cavo "Necessario lavorare anche sull'indipendenza economica"

L'ex assessore di Regione Liguria parla a un convegno al Festival di Venezia sulla "Libertà delle donne"

Ilaria Cavo "Necessario lavorare anche sull'indipendenza economica"
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«Di fronte ai casi di cronaca risulta evidente che non esiste un'unica soluzione di contrasto ai femminicidi. Regole più stringenti e un maggior effetto deterrente, certamente, ma soprattutto la prevenzione perché il tema è soprattutto culturale anche se lo si affronta dal punto di vista economico e imprenditoriale» - così Ilaria Cavo, giornalista e vicepresidente della x commissione Attività produttive della Camera dei deputati, ex assessore regionale ligure,  intervenuta oggi all'evento della Commissione Bicamerale sul femminicidio organizzata nell'ambito del Festival di Venezia dal titolo ‘Un passo avanti per la libertà delle donne’ 

 

Ilaria Cavo "per la libertà delle donne" al festival di Venezia

«Se si parla di rispetto e di cultura di parità occorre confrontarsi con questi dati: l'occupazione femminile è al 51,3% - spiega Cavo- contro una media Ue del 62%. Il primo trimestre del 2023 è tornata a crescere, contribuendo all'aumento dell'occupazione per il 40%. Ma le donne Ceo sono solo il 21% nel 2022 (ma erano il 19% nel 2021), i contratti di lavoro femminili sono per la maggioranza a tempo determinato ed esiste il tema del gap salariale. A cui si aggiunge un dato che si registra solo nel nostro paese: l'occupazione non si riduce solo per l'arrivo di un figlio, ma quando la donna è in coppia: segno che non si tratta solo di un tema di welfare, ma di un pregiudizio sulla divisione dei ruoli che resta un freno a emancipazione e rispetto»

 

"Necessario un cambiamento culturale"

«Anche tutto questo, dunque, è da affrontare sul fronte della prevenzione e del necessario cambiamento culturale. Poi ci sono le riflessioni su cosa fare subito: c'è bisogno di un' imprenditoria lungimirante per dare opportunità di lavoro che garantiscano autonomia economica alle donne che escono dai percorsi dei centri antiviolenza. È possibile pensare a incentivi per l'assunzione o misure fiscali" - ha precisato Cavo stimolata dal dibattito - "le Regioni in realtà hanno già fondi discrezionali del dipartimento Pari Opportunità da destinare ma non sempre vengono utilizzati: le imprese devono essere meno timorose nell'intraprendere questi percorsi e le donne, talvolta, aver meno paura a rendere nota la loro condizione in modo da rientrare nei sussidi. Non è solo un tema tecnico ed economico, ma anche culturale, di contrasto al pregiudizio e di sensibilità. Serve un passo avanti anche da parte dell'imprenditoria. Di certo la commissione Attività produttive darà collaborazione per ogni misura dovesse emergere come necessaria dopo l'approfondimento in bicamerale Femminicidio. E nella prossima legge di bilancio ci impegneremo come gruppo di "Noi Moderati" per un sempre maggiore sostegno all'indipendenza economica delle donne, in linea con quanto già fatto nella precedente manovra confidando nel più ampio sostegno»

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