Sanremo

In pensione Gianni Gullo, il talent scout dei grandi calciatori

Il professionista racconta. Ha portato Vieira al Milan ed è testimone di nozze di Roberto Baggio. Un fiume di aneddoti

In pensione Gianni Gullo, il talent scout dei grandi calciatori
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È andato in pensione Gianni Gullo, il talent scout sanremese che ha portato Patrick Vieira al Milan (in seguito all'Arsenal e Manchester con 107 partite in Nazionale, campione europeo e del mondo) e tanti altri calciatori, da lui scoperti, in Italia.  Negli ultimi nove anni è stato dipendente  del Nizza, società attualmente seconda in classifica nel massimo campionato (Ligue 1) francese.

 

I pensione Gianni Gullo: testimone di nozze di Roberto Baggio e talent scout

Gianni (o Giovanni) Gullo conta  una lunghissima e qualificata esperienza  tanto da essersi addirittura guadagnato un posto su un videogioco.  È nato a Palmi  (Reggio Calabria). Aveva nove mesi quando arrivò a Sanremo, 67 anni fa. Ha giocato a calcio nella Carlin's e  nella Sanremese  quando, a vent'anni, un brutto incidente gli impedì di continuare. Proprio allora conobbe e divenne grande amico di Roberto Baggio, del quale è stato testimone di nozze. «Con Roberto - confida  Gullo - ci sentiamo periodicamente. Sua madre mi diceva che ero il suo nono figlio. Conservo un rapporto profondo con tutta la sua famiglia». 

 

Oltre che con il Nizza, Gullo ha collaborato con Milan, Monaco e Juventus. Nel 1989 quello che avrebbe potuto essere il colpo della vita. Nel Cannes aveva visto giocare un certo Zinedine Zidane. «Era nelle giovanili - racconta - e lo vidi anche esordire in prima squadra, a Nantes. Lo segnalai alla Juventus. Il presidente Boniperti mi chiamò e mi chiese dove l'avrei fatto giocare e io gli risposi: 'Non l'ho visto giocare in porta, poi può giocare dappertutto...'. Risposta che Boniperti ritenne irriverente. Non se ne fece nulla. La Juventus lo acquistò, però, sette anni più tardi».  Pentito della battuta? «Pentito no. Ero giovane. Non volevo certo prendere in giro Boniperti. È però frustrante aver segnalato calciatori poi non presi e diventati campioni»Ultimo caso Osimhen del Napoli. «Lo avevo visto negli Usa ai mondiali Under 17. Lo segnalai… non dico a chi ma non venne preso... Oggi è uno dei più forti attaccanti al mondo».

In compenso nei suoi 23 anni di  consulenza al Milan,  ha portato in rossonero, oltre a Vieira, Desailly, Flamini, Ba, Dhorasoo, Niang, Beloufa e altri ancora. Ai tempi del Monaco, sempre come international scout, segnalò Neymar nel 2009.  Non venne preso... Di ognuno di questi giocatori conserva  le relazioni inviate alle società. Determinante anche il suo intervento nel passaggio di Balotelli al Nizza. Gullo ha pure vissuto una breve parentesi alla presidenza della Sanremese. Con la soddisfazione di aver mandato al Genoa il sanremese Stefano Sturaro, poi alla Juve e in Nazionale.

 

Fra i tanti calciatori scoperti, c'è qualcuno col quale è rimasto legato? «Con Vieira ci sentiamo. È stato anche allenatore del Nizza. Così con altri. Come Raducioiu. Con tutti  restano legami profondi. E si diventa amico di calciatori e dirigenti anche senza aver avuto rapporti professionali. Come  Dunga». Carlos Caetano Bledorn Verri, detto Dunga, è stato campione del mondo con il Brasile del quale ha anche allenato la nazionale. Gullo lo ha portato a cena da Nicò, a Sanremo. Baggio (che ha portato a giocare a calcetto al Solaro) e Schillaci invece alla Pignese.

 

Dalle partite col termometro sotto zero alle dormite per terra

Non si deve pensare che fosse sempre tutto rose e fiori nelle sue peregrinazioni per il mondo. In decine di paesi di tutti i continenti con una sorta di record: è stato in tutti gli stati europei! "Mi è capitato di dormire - spiega - non solo negli aeroporti ma addirittura per terra. Ciò non avendo trovato disponibilità negli alberghi, a Dublino, in Irlanda, e vicino a Malmoe, in Svezia. Altre volte ho seguito partite giovanili col termometro ben sotto zero, unico spettatore presente". Passioni extracalcio? «Lo sport in generale.  E anche canto e musica. Che ho studiato  per otto anni. Cantavo e ho fatto concorsi internazionali. Ho vinto diverse manifestazioni, anche all'estero. E sono arrivato alle finali a Castrocaro".

Marco Corradi

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