Imperia

Inaugurato il nuovo stadio "A. Lagorio" di atletica

Tra i presenti il campione reduce dalle Olimpiadi Davide Re "Io qui ci sono cresciuto. Quando la pista non era neanche di 400 metri"

Inaugurato il nuovo stadio "A. Lagorio" di atletica
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È stato inaugurato ufficialmente oggi, dopo importanti interventi di riqualificazione, lo stadio di atletica di Imperia "A. Lagorio", alla presenza delle autorità, tra cui il sindaco Claudio Scajola e l'assessore Simone Vassallo, delle società sportive e di personalità importanti del mondo dello sport imperiese, come l'atleta olimpionico Davide Re.

 

Inaugurato il nuovo stadio a Imperia

Tra le caretteristiche più importanti del  campo, l'innivazione tecnologica. Con una app sarà possibile monitorare costantemente elementi come la falcata, la velocità e altro in modo da avere un quadro completo dei propri progessi, uno strumento findamentale per gli atleti di oggi.

 

"Una struttura d'eccellenza"

"Questa - spiega il sindaco Scajola - è una struttura d'eccellenza. Uno dei migliori stadi d'atletica d'Italia. Speriamo faccia crescere atleti dal ponente, come Luminosa Bogliolo e Davide Re e che atragga atleti da tutta Italia. Grazie al clima particolare di Imperia potrebbero fare allenamento all'aperto anche fuori stagione".

 

"La festa della Città di Imperia"

"Da assessore allo Sport - dichiara l'assessore Simone Vassallo -, c'è unangrande soddisfazione per inaugurare un campo in un'area completamente riqualificata. Una struttura all'avanguardia per ospitate eventi nazionali e internazionali. Oggi è la festa della città di Imperia, la festa dello sport".

 

In campo anche Davide Re

Il campione imperiese Davide Re - già pronto oer affrontare i campionati mondiali e gli europei, in vista delle Olimpiadi 2024, è arrivato questa mattina, alle due, da Roma, apposta per partecipare all'inaugurazione della nuova struttura. "Quando i campi sono così belli, nuovi - spiega - i ragazzi sono invogliati ad avvicinarsi all'atletica. Io qui ci sono cresciuto - ricorda - i primi tempi la pista non era neanche di 400 metri". L'atleta olimpico ha anche spiegato come una pista realizzata con cura può garantire sia prestazioni migliori che preservare gli atleti. "Ci sono piste - ha detto - più performative rispetto alle altre. Altre più adatte solo, all'allenamento, perché quelle in cui si hanno prestazioni migliori hanno la tendenza a rovinare i tendini".

 

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