L’incendio divampato ieri nel tardo pomeriggio presso la sede della Croce Rossa di Imperia ha danneggiato diversi mezzi, uno è completamente distrutto.
Incendio alla Croce Rossa, mezzi distrutti danni ingenti
Potrebbe essere stato un corto circuito, ma per capire l’origine dell’incendio divampato nella sede della Croce Rossa di Imperia, bisognerà aspettare il sopralluogo dei tecnici dei Vigili del Fuoco. A dare l’allarme, intorno alle 17 ieri, è stata una dipendente che si trovava in sede e che si è accorta del fumo che proveniva dall’autorimessa. Assieme ai colleghi hanno prontamente allontanato due ambulanze, di cui una “giovane” di un solo anno, che si trovavano nei pressi della rimessa in fiamme. I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per diverse ore per domare le fiamme.
Ad avere la peggio è stata un’ambulanza che è andata completamente distrutta. “Un altro mezzo che si trovava accanto ha subito ingenti danni – spiega il presidente della Croce Rossa Imperia, Giuseppe Giannatasio – e poi ancora danneggiato un mezzo di soccorso speciale. Complessivamente sono cinque i mezzi coinvolti dalle fiamme”.
Danni ingenti per la Croce Rossa imperiese se si calcola che un’ambulanza costa intorno a 90mila euro. “Proprio lunedì eravamo andati a visionare un’ambulanza nuova che fortunatamente ci arriverà nei prossimi giorni” aggiunge Giannatasio. Il servizio di emergenza è comunque garantito dalla CRI anche grazie ai mezzi “salvati” prontamente dai ragazzi di turno che si trovavano in sede oltre all’ambulanza che al momento dell’incendio si trovava a Oneglia per l’aggressione che si è verificata a bordo di un autobus RT.
“Ho già ricevuto telefonate dalle altre sedi CRI della provincia di Imperia e anche quella nazionale che mi hanno garantito, qualora ce ne fosse bisogno, il prestito di ambulanze” aggiunge il presidente imperiese. Per quanto riguarda l’edificio i danni potrebbero essere legati all’impianto elettrico dell’autorimessa che sembrerebbe essersi sciolto con le alte temperature raggiunte nell’incendio. Sembra che fortunatamente a livello strutturale l’edificio non abbia subito danni.
“E’ una fortuna che nessuno si sia fatto male – conclude Giannatasio – e che non si siano verificate esplosioni dato che su ogni ambulanza ci sono almeno quattro bombole di ossigeno”.
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