Incendio Mortola, associazione sollecita Procura: "Zona è battuta da trafficanti di migranti"
"Sollecitiamo con l’occasione anche l’intervento della Procura, al fine di stabilire se l’origine degli incendi sia dolosa"
L'associazione Terre di Grimaldi sollecita la Procura
"Diversi focolai d’incendio sono divampati a partire dai sentieri, dove i trafficanti accompagnano i migranti verso la Francia, nella vallata del Rio San Luigi. Sollecitiamo con l’occasione anche l’intervento della Procura, al fine di stabilire se l’origine degli incendi sia dolosa. Anche oggi c’è stato un rilevante passaggio di trafficanti, che non si fanno certo scrupolo di buttare mozziconi di sigaretta nel bosco o di accendere fuochi".
"A fuoco anche una conduttura di Rivieracqua"
E' quanto afferma, in una nota, l'associazione Aps Terre di Grimaldi, che interviene sull'incendio che dalle 17.30 circa di ieri interessa la zona al confine con la Francia, spesso battuta dai migranti che cercano di espatriare abusivamente in Francia. "I focolai - si legge - si sono poi moltiplicati risalendo lungo il versante est per arrivare fino nella zona, dove c’è il serbatoio idrico di Rivieracqua (ex Aiga) e su fino verso i Ciotti. Durante l’incendio è andata a fuoco anche la conduttura principale che portava l’acqua per l’irrigazione dei terreni. Per fortuna oggi non c’era vento, altrimenti l’emergenza sarebbe diventata tragedia".
L'associazione interviene anche sulla difficoltà di intervento dei mezzi di soccorso
"A ciò si aggiunge l’incuria del territorio, con i suoi sentieri diroccati e pericolosi, dove di notte anche a piedi è impossibile passare, figuriamoci a dovercisi avventurare per operazioni di emergenza. Dovendo lavorare con mezzi piccoli e senza una scorta d’acqua sufficiente, che costringe a frequenti giri di rifornimento lasciando l’incendio incustodito, diventa indispensabile installare senza indugio delle colonnine da dove si possa prendere acqua in caso di incendio, dislocate nei punti strategici dove si può arrivare con i mezzi, garantendogli un rifornimento continuo e a portata costante. Infine serve che i mezzi della protezione civile siano attrezzati con più metri di naspo, perché non potendo arrivare dappertutto serve che ogni veicolo abbia in dotazione almeno 200 metri di naspo, ma meglio 300".
E concludono: "Ringraziamo i volontari dei vigili del fuoco, della protezione civile e i carabinieri forestali per l’intervento di oggi, sperando che vogliano confermare la necessità di un immediato interesse per la migliore gestione degli incendi in futuro".