Infermiera positiva dopo aver rifiutato il vaccino, cluster in Ospedale
Il fatto è accaduto all'Ospedale San Martino di Genova
Il presidente Toti "Credo the chi svolge una professione a contatto con i nostri cittadini più fragili abbia il dovere di vaccinarsi"
Un cluster di Covid è scoppiato al San Martino di Genova ed è partito da un''infermiera che ha rifiutato il vaccino. Sul caso è intervenuto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha affermato: " “Ritengo discutibile che ci siano infermieri, operatori sanitari, personale sanitario in generale che hanno rifiutato di proteggere loro stessi con il vaccino e così facendo non proteggono i degenti dei reparti in cui lavorano. La legislazione nazionale – ricorda Toti - non prevede un intervento per impedire a chi non si vaccina di svolgere determinate attività perché sarebbe una discriminazione sul posto di lavoro. Credo tuttavia che chi svolge una professione a contatto con i nostri cittadini più fragili abbia il dovere di vaccinarsi. Sentire di personale altamente specializzato che, impiegato nei gangli più sensibili della nostra sanità, rifiuta la vaccinazione mettendo a rischio la salute di persone più fragili, lascia francamente l’amaro in bocca. Oggi, con più di 100mila morti per Covid in Italia, sapere che qualcuno, avendone l’opportunità, non si vaccina, è un impiccio, un problema in più che – conclude - preferiremmo si potesse evitare e credo che il governo dovrebbe farsi carico di queste situazioni”.
Il punto sulla situazione Covid in Liguria
La Liguria sta reggendo meglio di altri territori, sia per quanto riguarda il tasso di mortalità, che sta scendendo decisamente da quando abbiamo iniziato a vaccinare le persone più fragili over80, sia per la penetrazione e l’incidenza del virus che è sostanzialmente stabile ormai da molte settimane. Mentre altrove la situazione è esplosa, noi riusciamo tenerla sotto controllo e questo è un ottimo dato: in un’Italia che sta diventando via via sempre di più zona rossa e dove gli ospedali sono in sofferenza, da noi tutto questo non avviene”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha fatto il punto sull’andamento della pandemia da Covid-19 in Liguria.
“I dati relativamente ai nuovi positivi sono in linea con i dati di ieri – prosegue il governatore – mentre i positivi totali scendono di 3 unità, un dato straordinariamente felice, nella situazione complessiva italiana di questo momento. È stabile la pressione ospedaliera: il saldo tra le persone dimesse e i nuovi ricoveri è pari a zero. In particolare – prosegue - sono 576 i cittadini ricoverati in area medica e 64, come ieri, i ricoveri in terapia intensiva. Quest’ultimo dato risente curva imponente che si era registrata nei giorni scorso nell’estremo ponente e che poi, grazie alle misure adottate, ha virato ed è scesa. Oggi i dati relativi all’imperiese sono uniformi a quelli del resto della Liguria che da lunedì sarà tutta un zona arancione”.
Per quanto riguarda i decessi, “sono otto quelli registrati oggi: un elenco ancora lungo – afferma Toti - ma, considerato che due di questi sono relativi ai giorni passati, di fatto i decessi sono 6 e questo conferma che il tasso di mortalità è abbondantemente sceso sotto le 10 persone al giorno. Mano a mano che proseguiremo con le vaccinazioni, il prima possibile, siamo sicuri che scenderà ancora”.
Il punto sui vaccini
In tema di vaccini, “siamo a 177.182 vaccini somministrati – prosegue l’assessore alla Sanità - che equivalgono al 78% del consegnato. Questo per far felici coloro che amano la classifica delle regioni in base ai vaccini somministrati/consegnati senza tener conto in verità di situazioni molto diverse: la Liguria ha 13mila ospiti nelle Rsa tra i nostri grandi anziani, oltre 150mila ultra ottantenni che vivono sul territorio e che costituiscono più del 10% popolazione complessiva. Per questo la Liguria ha avuto più vaccini di altre regioni e questo è senz’altro un bene”.
Il presidente Toti ha fatto il punto anche sulla campagna vaccinale: “Da lunedì inizieranno vaccinazioni anche dei medici di medicina generale nelle sedi messe a loro disposizione dalle Asl. Ad ora sono 55mila le persone aventi diritto (persone ‘vulnerabili’ e categorie prioritarie quali personale scolastico, uffici giudiziari, protezione civile, forze dell’ordine, vigili del fuoco) che si sono prenotate attraverso il proprio medico di famiglia. Si tratta in gran parte di personale della scuola, che l’Asl1 ha iniziato a vaccinare da oggi in Asl1 dove abbiamo applicato una procedura più rapida perché era il territorio più colpito e andava messo in sicurezza in fretta.
Dalla prossima settimana, mercoledì 17 marzo – prosegue il presidente Toti - si apriranno le prenotazioni dei vaccini per la fascia di popolazione nell’età 75-79 anni e da martedì 23 marzo anche per la fascia 70-74 anni: il fatto che si possa utilizzare il vaccino Astrazeneca anche per gli over70 ci consente di aprire le prenotazioni mentre le vaccinazioni, attraverso il sistema sanitario regionale, partiranno entro la fine del mese di marzo quando, a Genova, è prevista l’apertura del grande hub della Fiera del Mare dove Asl3 comincerà a vaccinare. Allo stesso modo si stanno preparando anche le altre Asl”.
Il passaggio alla zona arancione da lunedì comporterà che “bar e ristoranti potranno fare solo asporto. Inoltre nei distretti di Ventimiglia e Sanremo, con la decadenza delle misure restrittive, torneranno in classe gli alunni delle scuole elementari e medie mentre resteranno in dad al 100% tutti i ragazzi delle superiori della Liguria. Sappiamo che questo determina difficoltà e il dispiacere dei ragazzi, ma abbiamo bisogno di tenere sotto controllo una situazione che se in Liguria va decisamente meglio che altrove è proprio perché siamo molto attenti e precisi ad intervenire laddove serve”.