L'intervento della Cgil di Imperia e della Liguria

Infortunio mortale in stazione a Sanremo: vittima aveva 55 anni, nuovi retroscena

Sul caso la magistratura ha già aperto un fascicolo di inchiesta, ma al momento non è ancora possibile conoscere l’ipotesi di reato

Infortunio mortale in stazione a Sanremo: vittima aveva 55 anni, nuovi retroscena
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La vittima stava lavorando al sistema di cambio del locomotore

Aveva 55 anni ed era di Treviso, l’operaio che la scorsa notte è morto in seguito a un’esplosione seguita da un incendio all’interno della stazione ferroviaria di Sanremo. La vittima stava lavorando al sistema di cambio del locomotore che era pieno di olio. Sul caso la magistratura ha già aperto un fascicolo di inchiesta, ma al momento non è ancora possibile conoscere l’ipotesi di reato, che andrà valutata, in seguito alla relazione degli investigatori. L’operaio era un impiegato della ditta trevigiana Ivecos, appaltatrice di Rfi.

L'intervento della Cgil di Imperia e della Liguria

Nel frattempo, sul tragico infortunio intervengono i sindacati Fillea Cgil, Fila Cgil e Cgil di Imperia e Liguria, che così affermano in una nota: “Nell’esprimere vicinanza e cordoglio ai familiari della vittima lanciamo un grido di allarme per questa emorragia di vite umane che, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 9 ottobre, giornata nazionale delle vittime sul lavoro, è un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica”.

Sull’incidente della scorsa notte, affermano: “Servirà fare chiarezza sulle cause di questo incidente perché non si ripeta mai più. Così come è assolutamente necessario che le imprese seguano criteri di qualificazione, anche attraverso il modello della patente a punti. E’ necessario che al più presto si realizzi il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende attraverso gli ispettori regionali sul lavoro su prevenzione e repressione. Tutti, a partire dalle imprese, devono fare la propria parte; anche Inl, Inail, Asl, Inps devono fare la loro  e realizzare monitoraggi permanenti che coinvolgano anche le parti sociali”.

Antonietta Pistocco, responsabile Ast Cisl Imperia: "Quella delle morti sul lavoro è una tragica realtà anche in Liguria purtroppo - Il problema delle ditte esterne è la carenza di preparazione degli operai sulla prevenzione e sicurezza a differenza degli operai diretti che seguono corsi e sono più preparati". E aggiunge: "Sulla tragedia di questa notte bisognerà aspettare di capire le cause che hanno portato all'esplosione del convoglio".

Il prossimo martedì, 18 ottobre, Cgil, Cisl e Uil hanno previsto un presidio in Prefettura per chiedere che vengano implementati i corsi sulla sicurezza del lavoro e che, soprattutto, avvengano maggiori controlli. "L'ispettorato del Lavoro ha sempre meno organico - aggiunge Pistocco - serve un piano nazionale per nuove assunzioni. Se ci sono più controlli le aziende sono più attente a rispettare le scadenze dei corsi di sicurezza e prevenzione".

Fabrizio Tenerelli

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