LA CERIMONIA

Intitolata al prefetto Giovanni Pinto la sala riunioni della polizia di frontiera di Ventimiglia

Giovanni Pinto, già vertice della Direzione Centrale della Polizia dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, è morto nel 2019

Intitolata al prefetto Giovanni Pinto la sala riunioni della polizia di frontiera di Ventimiglia
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Al Settore polizia di frontiera di Ventimiglia, si è svolta una breve cerimonia d’intitolazione della sala riunioni alla memoria del compianto prefetto Giovanni Pinto, che è stato vertice della Direzione Centrale della Polizia dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, morto nel 2019.

Pioniere nella storia della Polizia delle Frontiere

iniziò la sua carriera nel 1973 come guardia di pubblica sicurezza presso il centro di addestramento della specialità di Ventimiglia. Erano presenti il figlio Antonio, ispettore della polizia di stato, la nuora Ida e il nipotino Francesco. A introdurre la cerimonia è stato il dirigente del Settore, Martino Santacroce.

Per ricordare Giovanni Pinto

era presente il direttore del servizio polizia delle frontiere Giovanni Casavola, intervenuto appositamente da Roma, il quale ha evidenziato come l’intitolazione sia un segno tangibile che servirà non solo a ricordare oggi Giovanni Pinto, ma anche ad avere un luogo che sopravviverà alla memoria e che servirà alle generazioni future per conoscere le storie di coloro che hanno contribuito alla costruzione della Frontiera non intesa come un muro ma come un’interfaccia.

Durante la cerimonia è stata scoperta una targa commemorativa

con la benedizione del vescovo diocesano Antonio Suetta. Presenti anche le maggiori Autorità civili, militari e religiose territoriali tra i quali il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo; il questore Andrea Lo Iacono; il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e il direttore della prima zona polizia di frontiera, Michele Sole.

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