La Cgil si prepara alla discesa in campo per contrastare le ipotresi di privatizzazione dell’Ospedale di Bordighera. Domani mattina, dalle 10 a mezzogiorno, gli “stati generali” della Camera del lavoro con in testa il segretario generale Fulvio Fellegara, della Federazione pensionati espressione di Cgil, di cui è segretario Enrico Revello, e dell’organizzazione del pubblico impiego, sopratutto quello ospedaliero, rappresentato da Tiziano Tomatis, si daranno appuntamento alla Federazione Operaia di via Corradi per affrontare il problema e studiare le strategie di opposizione al progetto annunciato dalla Regione Liguria.
“La CGIL si oppone alle dichiarazioni della Regione Liguria sulla Privatizzazione dell’Ospedale di Bordighera – sottolinea Tiziano Tomatis, segretario Funzione pubblica – Non è certo questa la soluzione migliore per rendere efficiente il servizio sanitario visto e considerato che il passaggio al privato non farà altro che aumentare i costi pubblici, per il semplice fatto che non sarà sufficiente potenziare un pronto soccorso senza creare tutto il sistema di assistenza e cura ad esso collegato. Intanto si registra l’ennesimo taglio a carico dei cittadini sia, per costi che, per servizi. A pochi giorni dalla comunicazione, da parte della Regione, di voler privatizzare l’ospedale di Bordighera, ecco che, si avvertono le prime avvisaglie. Spariti dal Punto di Primo Intervento di Bordighera e dal Pronto Soccorso di San Remo le consulenze psichiatriche notturne pertanto gli utenti che malauguratamente si rivolgessero per bisogno nella notte saranno trasportati con un’ambulanza fino a Imperia e, li, saranno poi visitati. Questa è frutto di una disposizione di servizio secondo la quale, “tale organizzazione risponde in maniera più efficace alle esigenze del paziente””.
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