IL CASO

La Coop Il Faggio lascerà la casa di riposo di Imperia: "Devono ancora pagarci 1,5 milioni"

La Coop Il Faggio che fornisce i servizi assistenziali alla rsa di via Agnesi a Imperia lascerà dal primo aprile, vantando un credito di 1,5 milioni

La Coop Il Faggio lascerà la casa di riposo di Imperia: "Devono ancora pagarci 1,5 milioni"
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La cooperativa Il Faggio lascerà dal prossimo primo aprile

La cooperativa Il Faggio, che gestisce i servizi socio-assistenziali all’interno della struttura della casa di riposo e pensionato, di via Agnesi, a Imperia, ha annunciato, che dal primo aprile lascerà il proprio incarico (in proroga dal 2019), vantando un credito di oltre 1,5 milioni, maturato nei confronti della proprietà: l'Azienda Speciale per i Servizi alla Persona (ex Ipab) che fa riferimento al Comune di Imperia.

"Da un anno circa, la nostra Cooperativa non riceve dall’Asp gli importi dovuti previsti dall’appalto - spiega Danilo Pisano, portavoce de Il Faggio -. Il credito vantato dalla Cooperativa ha superato 1,5 milioni. Un importo che determina una significativa criticità per Il Faggio e che pregiudica la possibilità di proseguire le attività assicurate da buona parte del personale operante nella casa di riposo".

Dopo una fase in cui la Asp aveva quantomeno garantito il pagamento delle fatture correnti, negli ultimi mesi anche questi pagamenti sono stati sospesi, pregiudicando la possibilità della Cooperativa di proseguire il regolare svolgimento del servizio.

“Dopo mesi di richieste inascoltate, riunioni, rimandi per il rientro di tali crediti – ha spiegato il presidente de Il Faggio Danilo Pisano -   sono stato costretto,  per tutelare la ns. cooperativa, a incaricare i nostri legali di procedere per le azioni di pignoramento. Chiediamo che sia pagato il lavoro di molti mesi arretrati, svolto per altro in situazioni difficilissime con professionalità e dedizione.  A questo punto ci vediamo costretti a sospendere il servizio a far data dal 1 aprile.  Confidiamo in una rapida presa in carico della situazione da parte delle autorità competenti, al fine di evitare che venga messa a rischio la continuità assistenziale.

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