Migranti: la Francia "mostra i muscoli", frontiera con l'Italia protetta da reti di 2,5 metri, camionette e decine Crs
Circa cinquecento manifestati francesi, appartenenti in gran parte ad associazioni di no border francesi e italiane, che lottano per la libera circolazione dei migranti in Europa, hanno sfilato in corteo, questo pomeriggio, dalla stazione francese di Menton Garavan

Circa cinquecento manifestati francesi, appartenenti in gran parte ad associazioni di no border francesi e italiane, che lottano per la libera circolazione dei migranti in Europa, hanno sfilato in corteo, questo pomeriggio, dalla stazione francese di Menton Garavan, al valico di Ponte San Ludovico, al confine italo-francese di Ventimiglia, dove l'ingresso in Italia era sbarrato da decine di poliziotti del reparto "Crs" (la nostra celere), camionette e reti metalliche di protezione alte due metri e mezzo.
Alcuni momenti di tensione si sono vissuti, quando un gruppetto di manifestanti di destra hanno mostrato un cartello con su scritto "Fermons vite nos frontiéres. Stop à l'immigration".
Sono volati alcuni insulti e spintoni, ma la situazione è presto tornata alla calma. I manifestanti, provenienti anche da Parigi, hanno mostrato cartelli con su scritto: "Ouvrons les frontiéres" e "Solidarité internationale, liberté de circulation", cantando slogan del tipo: "Pour qui? Pour tous… Qu'est ce qu'on veut? Les papiers".
Il corteo si è sposatto, alle 14.30 circa, dalla stazione di Garavan e incamminandosi sulla "promenade" - con al seguito numerosi migranti africani in possesso di permesso di soggiorno - si è diretto alla frontiera, dove ad attendere i manifestanti c'era lo sbarramento, con pattuglie di polizia dispiegate ovunque. Alle 17, il transito veicolare a Ponte San Ludovico è ancora bloccato. I manifestanti si sono poco per volta allontanati, dopo aver letto messaggi in francese, arabo e pashtun, ma la circolazione sarà ripristinata soltanto a evento concluso. Nel frattempo, sul fronte umanitario continuano gli appelli per i minori stranieri.
"Le organizzazioni scriventi esprimono forte preoccupazione per la situazione dei numerosi minori stranieri non accompagnati che si trovano a Ventimiglia al di fuori del sistema di accoglienza, sulle sponde del fiume Roja", è scritto in un documento dell'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione (Asgi), inviato, tra gli altri, al Prefetto di Imperia, Silvana Tizzano .
E poi. "Vivendo in ripari di fortuna, privi di riscaldamento e di servizi igienici, senza accesso all'acqua potabile e al cibo, esposti ad abusi e violenze. Si è rilevata anche la presenza di ragazzine minorenni, spesso vittime di violenze sessuali, alcune delle quali con figli piccoli. Alcuni minori stranieri non accompagnati vengono invece collocati nel centro di prima accoglienza per adulti "Parco Roja", per periodi anche di diversi mesi. In data lunedì 11 dicembre 2017 risultavano collocati in tale centro 24 minori, incluse 3 di sesso femminile, 426 adulti, 9 donne sole e 30 nuclei familiari. I numeri sono molto variabili: in data 30 novembre, infatti, erano presenti 38 minori".





























