La guardia di finanza sequestra 2.131 indumenti intimi Calvin Klein taroccati
Hanno rinvenuto all’interno di diversi esercizi commerciali un importante quantitativo di merce contraffatta posta in vendita
Operazione della guardia di finanza
Un carico di 2.131 capi di abbigliamento "Ghlain Klain", risultati essere la contraffazione del marchio "Calvin Klein", sono stati sottoposti a sequestro probatorio dalla Guardia di Finanza, in sette punti vendita di Imperia. Per i reati di contraffazione e ricettazione, inoltre, sono stati indagati i rispettivi titolari dei negozi, altrettanti imprenditori di nazionalità cinese.
L’operazione è partita in seguito alla cancellazione del brand "Ghlain Klain" da parte dell'Istituto Europeo della Proprietà Intellettuale (Euipo), determinata dall’opposizione esercitata dal titolare del marchio "Calvin Klein Trust International". L'operazione ha visto impegnati i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) assieme alle Fiamme Gialle.
L’operazione ha preso le mosse da una segnalazione
dell’Ufficio Antifrode della Direzione Interregionale della Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, all'origine di una attività di intelligence sul territorio del nord ovest che ha permesso di individuare esercizi che commercializzavano capi di abbigliamento del marchio incriminato di cui era già stata accertata la presenza sul territorio nazionale.
La contraffazione è stata infatti determinata dall’apposizione della dicitura “Ghlain Klain”, riportata con caratteristiche dimensionali ed estetiche tali da poter essere facilmente scambiata per il più noto marchio internazionale “Calvin Klein. I capi riportavano peraltro l’iconico monogramma “CK”.
L’operazione, svolta in costante sinergia tra ADM e Guardia di Finanza
si inserisce nella più ampia ricognizione e negli interventi coordinati tra Fiamme Gialle e Agenzia delle Dogane e Monopoli a tutela di scambi commerciali privi di pratiche di concorrenza sleale e finalizzati alla tutela del consumatore, dei marchi registrati e del Made in Italy.
E’ ormai noto quanto il fenomeno della contraffazione sia sempre più spesso correlato a reti di criminalità organizzata internazionale che beneficiano dei relativi proventi e sui quali la Guardia di Finanza e ADM non hanno mai abbassato la guardia nonostante il quadro epidemiologico in corso.