L'AGGRESSIONE DURANTE IL FESTIVAL

La lite per la mimosa finisce a fucilate a Sanremo, 3 arresti

Tre italiani sono stati arrestati dai carabinieri, in quanto accusati del ferimento a colpi di fucile di un moldavo, di 40 anni

La lite per la mimosa finisce a fucilate a Sanremo, 3 arresti
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Tre italiani: due fratelli di 18, 20, di Ceriana e un uomo di 67 anni, che abita tra Sanremo e Taggia, sono stati arrestati in seguito a un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip di Imperia, su richiesta della locale Procura, in quanto accusati del ferimento a colpi di fucile di un moldavo, di 40 anni, residente a Poggio di Sanremo. Devono rispondere, in corso, di rapina aggravata, lesioni personali gravi e possesso e porto ingiustificato di un fucile da caccia.

L’aggressione risale all’8 febbraio scorso

durante la settimana del Festival della canzone Italiana. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il quarantenne, regolarmente residente in Italia, si stava recando in compagnia del fratello in un terreno nei pressi di Poggio per raccogliere alcuni rami di mimosa, su autorizzazione del proprietario (gestivano il campo per suo conto), quando ha trovato tre uomini, anche loro intenti a raccogliere il fiore.

Nasce così una violenta discussione

nel corso della quale i due fratelli cercano di far valere le proprie ragioni tentando di allontanare i tre uomini. Tentativo durato pochi minuti perché poco dopo, quando ormai i due fratelli avevano cominciato a raccogliere gli arbusti, i tre tornano nel campo, ma questa volta uno di loro imbraccia un fucile, e sotto la minaccia dell’arma si fanno consegnare dai due fratelli i documenti e i telefoni cellulari costringendoli ad abbandonare il terreno.

Forse in seguito al loro rifiuto

l’uomo armato esplode un colpo di fucile, colpendo in pieno la gamba di uno dei due fratelli. A quel punto scappano, lasciando il quarantenne a terra, gravemente ferito, e il fratello spaventato e senza alcuna possibilità di richiedere aiuto perché privo dei cellulari.

Le conseguenze del fatto avrebbero potuto essere molto più gravi

se il fratello non si fosse caricato sulle proprie spalle il ferito per condurlo al furgone da dove poi ha raggiunto  l’abitazione di un conoscente, che gli ha consentito di allertare i soccorsi. Dopo le formalità di rito i tre indagati, già noti alle forze dell’ordine, sono stati accompagnati in carcere a Sanremo e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Fabrizio Tenerelli

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