LA STORIA

La polizia stradale di Imperia arresta l'autore di un triplice omicidio

La polizia stradale di Imperia ha arrestato un bosniaco residente in Germania, colpito da un mandato di arresto europeo per triplice omicidio

La polizia stradale di Imperia arresta l'autore di un triplice omicidio
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Triplice omicidio

Un bosniaco di 31 anni, Ajdin Vejsic, è stato arrestato, ieri, dalla polizia stradale di Imperia, in quanto colpito da un mandato di arresto europeo, perché considerato l'autore di un triplice omicidio avvenuto nei giorni scorsi in Germania. Le operazioni che porteranno alla cattura del giovane hanno inizio verso le 8 del mattino, quando una pattuglia, nei pressi di un cantiere di Diano marina, incrocia una Renault Megane, di colore grigio, ricercata in ambito internazionale. A quel punto viene allertata una seconda pattuglia e il mezzo viene bloccato, dopo un breve inseguimento, nei pressi del casello autostradale di Andora, in provincia di Savona.

Gli agenti procedono all'identificazione del conducente, che all'inizio esibisce, in silenzio, i propri documenti e quelli dell'auto. Da un controllo ai terminali, tuttavia, emerge che è destinatario di un provvedimento di arresto, ai fini dell'estradizione, inserito il 19 marzo scorso dalle autorità tedesche. Da una serie di accertamenti, la polizia scopre che il bosniaco era entrato in autostrada, dal casello di Ventimiglia, alle 18.49 del 19 marzo e aveva pernottato bordo del proprio veicolo, nell'area di servizio di Conioli, all'altezza di Santo Stefano al Mare, in provincia di Imperia.

Nel corso del controllo

a un certo punto il bosniaco ammette di aver accoltellato tre suoi conoscenti in Germania, per una banale lite di vicinato. Dichiara, inoltre, di provenire dalla Francia, senza però essere in grado di spiegare, dove fosse diretto e per lui scattano le manette.Successivamente, il soggetto veniva accompagnato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Imperia, per essere sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici. Quindi, per dare assoluta certezza all'identità del ricercato, veniva estrapolato, dal data base Schengen, il file contenente le impronte papillari acquisite dalla Polizia tedesca ed ivi inserite in quel sistema.

Le stesse, comparate dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Genova con quelle rilevate in Questura ad Imperia, risultavano appartenere alla medesima persona. Alla stregua di quanto verificato, ottenuto il provvedimento di riferimento dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, il VEJSIC Ajdin veniva tratto in arresto e dopo la stesura degli atti di rito, associato presso il carcere di Imperia, a disposizione dell' Autorità Giudiziaria.

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