La preside Minori saluta colleghi e studenti del liceo Cassini: "Cinque anni intensi"

La ormai ex preside del liceo sanremese "Cassini", Enrica Minori, trasferita in Lombardia per sua richiesta, ha scritto una lettera di commiato per i colleghi e gli studenti con cui ha lavorato per cinque anni

La preside Minori saluta colleghi e studenti del liceo Cassini: "Cinque anni intensi"
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La ormai ex preside del liceo sanremese "Cassini", Enrica Minori, trasferita in Lombardia per sua richiesta, ha scritto una lettera di commiato per i colleghi e gli studenti con cui ha lavorato per cinque anni.

 

"Siamo arrivati alla fine di un percorso. Cinque anni passati insieme e, per molti di noi, vissuti in modo decisamente intenso. Non sono pochi nella vita di una persona.

Facendo un bilancio, sono davvero tante le attività realizzate insieme, unicamente per rendere il Liceo un luogo vivo, che stimolasse sempre di più i giovani a voler conoscere, studiare e imparare. Sono stati cinque anni che ho vissuto in modo intenso, che mi hanno permesso di conoscere e stimare tante persone. Ho ricevuto osservazioni che mi hanno portato anche a cambiare rotta rispetto a quello che mi ero prefissata, ho commesso errori ai quali a volte sono riuscita a porre rimedio, altre no. Ho dovuto prendere decisioni pesanti, ma mai con leggerezza, contro comportamenti disfunzionali per la scuola o per i singoli. Così è andata.

 A Voi, Collaboratori Scolastici e Assistenti Tecnici, ho richiesto un impegno serio. Vi ho coinvolti in cambiamenti di sedi o di postazioni, non sempre graditi, richiedendovi anche assunzione di responsabilità nuove. Avete risposto, nella maggioranza dei casi, con disponibilità, comprensione e competenza. Siete una componente importante della scuola e fornite il primo messaggio a chi entra nel liceo. 

Al Personale della Segreteria e alla Dsga, con i quali ho lavorato a stretto contatto quotidianamente, spesso con organico insufficiente o provvisorio, devo un ringraziamento particolare. Le richieste da parte dell’Amministrazione sono state sempre più pressanti, onerose e, obiettivamente, eccessive nella quantità e nei tempi frenetici di lavoro imposti. Le risposte, sempre all’altezza delle richieste, hanno coinvolto le persone anche al di fuori dell’orario e del luogo di lavoro. Ho, in ogni momento, sentito intorno a me un team collaborativo, pronto ad innovarsi e a proporre soluzioni personali. Siete la segreteria che ogni dirigente vorrebbe avere.

E adesso alcune riflessioni con i docenti, sempre, istituzionalmente, in prima linea con gli alunni. Abbiamo incontrato tante sfide al nostro modo tradizionale e lineare di insegnare, o di dirigere, dettate da innovazioni normative, ma anche dal cambiamento degli “alunni in fase di apprendimento”, che manifestano, di anno in anno, caratteristiche generazionali molto diverse. Riguardo alle nuove richieste del Miur, ho ritenuto, e con me tanti di voi, che si dovesse rispondere con una doverosa e studiata forma di piagetiano “accomodamento”, per continuare
ad essere noi i propulsori di un cambiamento, pur se indotto, però curvato sulle nostre specificità, mai con un supino e, contemporaneamente, polemico adattamento. Riguardo al cambiamento dei ragazzi, vi ho sempre richiesto un’attenzione particolare al rapporto umano e ai loro diversi modi di apprendere, con l’intenzione di perseguire, pur se con metodi diversi quando necessari, le finalità profondamente formative e gli obiettivi istituzionali di un liceo. 

Il Vostro personale lavoro in classe, che è e rimane la centralità della scuola, ha permesso a tantissimi dei nostri alunni di crescere culturalmente e personalmente, di intraprendere gli studi universitari con un’adeguata preparazione e di ottenere risultati anche eccellenti. Il mio invito, che so condiviso, è di pensare sempre che ogni Vostra ora di lezione possa essere proprio quella che cambia la vita di un allievo, e come tale, riusciate a pensare di affrontarla quotidianamente. 

Un sincero grazie, un augurio al “Nostro Liceo” e un caloroso “in bocca al lupo” al mio successore"

Enrica Minori

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