"Riscatto Agricolo"

La protesta dei trattori si sposta verso il centro di Sanremo

Sette mezzi verso l'Ariston, dove il direttore artistico del Festival si è detto disposto ad accogliere una delegazione

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Si sposta verso il centro di Sanremo, nel cuore pulsante della kermesse del Festival della Canzone Italiana, la protesta dei trattori, condotta dagli allevatori italiani (ed europei), contro le direttive dell'UE, che con una delegazione ha raggiunto la Città dei Fiori.

 

 

La protesta dei trattori si sposta verso l'Ariston

Sono sette i trattori che questa mattina stazionavano in Valle Armea, in via Frantoi Canai, nei pressi del Mercato dei Fiori e che ora si stanno spostando verso il centro dell'abitato. E' previsto che salgano sul palco dell'Ariston, dato che Amadeus, il direttore artistico della manifestazione, si era detto favorevole a concedergli spazio.

Gli agricoltori hanno percorso 240 km a 40 chilometri orari nella notte per arrivare in zona valle Armea verso le 6 di questa mattina. Ieri l'annuncio: "Accettiamo la proposta del direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell'Ariston". Aveva comunicato, in una nota, il coordinamento nazionale di "Riscatto Agricolo". 

 

I motivi della manifestazione

Alla base dei motivi della protesta degli agricoltori di tutta Italia e d’Europa, contro la politica agricola europea, ci sono i protocolli del Green Deal, l’afflusso incontrollato dall’estero di prodotti agricoli estranei alla produzione da severi disciplinari come quelli italiani e soprattutto la nuova ‘Politica agricola comune’ (Pac) fortemente dannosa per la produzione di grano e non solo. Nel mirino della protesta anche l’aumento delle tasse, il taglio ai sussidi agricoli, i bassi salari e l’eccessiva burocrazia.

 

Il passo indietro della Comunità Europea

Una battaglia che ha raccolto i suoi frutti: nella serata di martedì, in seduta plenaria a Strasburgo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il ritir della direttiva. Sarà probabilmente proposta in una versione più matura, formulata con un confronto diretto con le categorie interessate, secondo quanto la stessa presidente ha comunicato.

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