Sono un’ottantina gli studenti dei licei di Imperia e Finale Ligure (Savona), che in questi giorni hanno visitato la casa circondariale di Imperia, nell’ambito del progetto “La scuola va in carcere”.
Ad accogliere i ragazzi c’erano la direttrice dell’istituto, Caterina Tancredi
e il comandante di reparto della polizia penitenziaria, Marco Agostinelli. “Riprende un’iniziativa, consolidata negli anni precedenti e interrotta a causa della pandemia – afferma Tancredi – che riteniamo meritevole sia per gli aspetti educativo-formativi degli studenti, che per l’opportunità, offerta al carcere di aprirsi al territorio e ai cittadini”.
Agostinelli ha illustrato agli studenti l’organizzazione del carcere
e del reparto di polizia, sottolineando che l’Istituto di Imperia, essendo casa circondariale, accoglie detenuti per reati “meno gravi” e, comunque, con fine pena o residuo pena non superiore a cinque anni. Nell’illustrare il dispositivo di sicurezza della struttura, Agostinelli ha inoltre sottolineato che sono quarantotto gli agenti che prendono parte all’opera di osservazione trattamento rieducativo dei ristretti.
Fabrizio Tenerelli
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