La sorella dell'uomo finito in shock anafilattico rassicura tutti su facebook: "Mio fratello sta bene"

Ecco cosa occorre fare quando si ha la sventura di essere "prede" di tali insetti

La sorella dell'uomo finito in shock anafilattico rassicura tutti su facebook: "Mio fratello sta bene"
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La sorella dell'uomo finito in shock anafilattico rassicura tutti su facebook: "Mio fratello sta bene"

L'uomo era stato punto da un calabrone

"Mio fratello sta bene" con queste parole la sorella dell'uomo punto ieri da un calabrone e finito in codice rosso all'ospedale per uno shock anafilattico rassicura tutti coloro che si sono preoccupati per la sua salute. Leggi qui

L'uomo stava passeggiando nei pressi di Montalto Ligure quando è stato punto dall'insetto.

Cosa fare in caso di puntura

Ma cosa occorre fare quando si ha la sventura di essere "prede" di tali animali? Ecco i consigli degli esperti

  • Riconoscere il tipo di reazione.

    Può essere solo locale, con arrossamento e gonfiore vicino alla puntura, oppure può essere una reazione allergica sistemica più grave. In questo caso, circa mezz’ora dopo la puntura, possono comparire sintomi come orticaria, prurito diffuso, malessere, gonfiore, vertigini, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, mancanza di respiro, stordimento, confusione mentale, abbassamento della pressione sanguigna, perdita di coscienza e shock anafilattico.

  • Estrarre il pungiglione

    Se venite punti da un’ape, ricordatevi che il pungiglione è seghettato e quindi rimane infisso nella sede della puntura. È opportuno estrarlo nel più breve tempo possibile perché questo diminuisce la dose di veleno iniettata. Aiutatevi con una punta smussa (anche l’unghia) con un movimento dal basso verso l’alto senza utilizzare pinze o schiacciarlo tra le dita, perché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno. Quindi applicate del ghiaccio.

  • Non provocate gli insetti

    Ci sono dei fattori che aumentano l’aggressività di api, vespe e calabroni: odori intesi come quelli di un profumo, vestiti di colore scuro, movimenti bruschi o rumori secchi quando ci ronzano intorno. Ricordatevi inoltre che i giorni ventosi ci mettono più facilmente a contatto con loro perché vengono abbassati i corridoi di volo.

  • Se non passa

    In caso di reazioni locali che durano più di 24 ore e con un diametro superiore a 10 centimetri, è consigliabile una visita allergologica per stabilire se si è allergici al veleno di imenotteri. È indispensabile la visita allergologica nei centri specializzati per chi ha avuto una reazione sistemica. Ricordatevi che è importante eseguire le prove allergologiche non prima di 3-4 settimane dalla reazione stessa, per evitare false negatività.

  • EmergenzaIn caso di shock anafilattico mantenete la calma e allertate immediatamente il 118. Se avete con voi l’adrenalina autoiniettabile, utilizzatela seguendo le prescrizioni del vostro medico. Anche se avete la sensazione di migliorare, allertare il 118 per ricevere la prima assistenza e le cure del caso che verranno proseguite in Pronto Soccorso.
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