La terribile esperienza del Covid del dottor Franco Bonello: "E' stato un viaggio all'inferno"
Quindici giorni intubato a Sanremo: "Un pensiero va a chi non ce l'ha fatta o è ancora in cammino"

Coronavirus
"Ho fatto un viaggio all'inferno. E' stato terribile. Ma sono tornato a casa. Un pensiero va a chi non ce l'ha fatta o è ancora in cammino". A parlare è il medico Franco Bonelllo, ex consigliere regionale (Ds e Unione a Sinistra) direttore sanitario delle rsa Sant'Anna di Imperia e di Borgomaro, che ha rischiato di morire per il Covid.
"Mi hanno ricoverato il primo di aprile, dopo un paio di giorni di febbre, che continuava a salire e sono stato dimesso lo scorso 10 maggio - afferma Bonello -. Due giorni dopo il mio ingresso all'ospedale di Imperia, mi hanno ricoverato al Borea di Sanremo. Da allora non ricordo più nulla fintanto non sono uscito dalla terapia intensiva". Bonello Infatti ha trascorso quindici giorni intubato.
"Avrei potuto essere in qualsiasi ospedale. Non ricordo nulla, se non gli incubi. E' un'esperienza che non auguro a nessuno. E' come se avessi vissuto in un mondo parallelo, ho sofferto tantissimo ed anche quando sono uscito ero confuso". Dove Bonello possa aver contratto il virus non si sa, ma la rsa di Borgomaro sappiamo tutti che è stata una delle più colpite e quindi non si esclude che possa essere stato proprio in quel contesto.
Bonello ringrazia i medici
"Voglio ringraziare prima di tutto i medici che mi hanno curato con competenza e umanità: Dott. Giorgio Ardizzone -direttore anestesia e rianimazione, dott. Giovanni Cenderello -direttore malattie infettive, dott. Claudio De Michelis -direttore pneumologia, e con loro tutti i medici delle equipe che mi hanno seguito con pazienza e disponibilità, perché curare un medico è sempre difficile, scusandomi se non sono sempre stato all'altezza della situazione. Grazie anche al dott. Giovanni Trucco e alla dott.ssa Giovanna Borello che sono sempre stati presenti durante la mia malattia, ed al dott. Guido De Angeli che con le sue informazioni giornaliere è stato di grande conforto alla mia famiglia".
"Un grande abbraccio va agli infermieri, oss che si sono occupati di me giorno e notte, e alle fkt. Valentina (Valli) e Francesca, che con dolcezza ma grande decisione, riuscivano sempre a farmi fare quello che volevano loro. Grazie ai tanti amici che mi sono stati vicini con il pensiero e con il cuore: un abbraccio che spero di potervi fare al più presto di persona. L'emergenza è sicuramente in calo ma, se lo desiderate, è sempre attivo un conto corrente dell'ASl dove si possono effettuare donazione. Grazie".
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