La tragedia di Soldano: oltre 500 persone per l'addio a Patrizia La Marca
Sono oltre 500 le persone, che nel pomeriggio, a Ventimiglia, si sono strette attorno al feretro di Patrizia La Marca

Gremita la chiesa di Sant'Agostino a Ventimiglia
Sono oltre 500 le persone, che nel pomeriggio, nella chiesa di Sant’Agostino, a Ventimiglia, si sono strette attorno al feretro di Patrizia La Marca, 53 anni, di Ventimiglia, la donna assalita e uccisa dal cane del fratello, il 5 aprile scorso, a Soldano, in val Crosia. La vicenda è ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che sta cercando di ricostruire la dinamica della tragica aggressione. “Chi vuole la vita eterna -ha detto nel corso dell’omelia il parroco Ferruccio Bartolotto - chi vuole vivere per sempre, deve riconoscere di essere come quel chicco di grano che è caduto nella terra, muore, rimane solo”.
Dall'omelia del parroco don Ferruccio Bertolotto
E poi: “Sta nella terra, nel nascondimento della terra, porta frutto, e poi il grano, la farina, il pane e l’eucaristia. Ecco io credo che per Patrizia si compia questa parola: lei è il chicco di grano caduto nella terra, che non muore, e non rimane da sola, perché ci siamo noi”.
Il sacerdote non ha voluto fare alcun riferimento alla tragedia, i cui contorni sono al vaglio dell’autorità giudiziaria. Quel pomeriggio nella strada di località Fullavin, c’erano due cani: il rottweiler “Ramon” e un meticcio, incrocio con un pastore tedesco, appartenenti alla stessa famiglia.
Per quanto sia praticamente certo che ad aggredire Patrizia sia stato il rottweiler
le indagini mirano a verificare l’eventuale coinvolgimento del secondo animale. Entrambi sono stati affidati a un canile della provincia e continuano i sopralluoghi dell’Asl. Alcune corone di fiori sono state presentate dagli amici del Conad, supermercato per il quale aveva lavorato in passato (oggi era in servizio all’Eurospin) e poi da “I ragazzi del bar cavalieri” e dagli amici della Uil Trasporti Liguria.