La verità della nipote di Mussolini sulla "villa del Duce"
Svelato una volta per tutte il mistero della dimora messa in vendita come la villa del Duce da alcune agenzie presenti sul territorio
Svelato una volta per tutte il mistero della dimora messa in vendita come la villa del Duce da alcune agenzie presenti sul territorio.
La verità della nipote di Mussolini sulla "villa del Duce"
A chiarire una volta per tutte la questione è Rachele Mussolini, nipote di Benito nonché consigliere comunale e vicepresidente Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Roma. È stata La Riviera a contattarla per cercare di fare chiarezza.
Dottoressa Mussolini le risulta che la dimora di lusso chiamata «Villa Dendi» sia della vostra famiglia o che le sia appartenuta in passato?
«Assolutamente no. E non glielo dico solo a nome mio ma anche a nome dei membri della mia famiglia con cui sono in contatto»
Lei era al corrente di questo annuncio?
«Guardi la cosa era venuta fuori qualche mese fa quando mia cugina Edda (Negri Mussolini ndr) ci aveva informato sulla chat che abbiamo tra familiari»
E come la avete commentata?
«Non abbiamo dato tanto peso anzi un mio cugino ridendo aveva detto: “pensate a quante tasse avremmo pagato se fosse vero” e invece in tutti questi anni non ci è mai arrivato nulla»
Quindi smentite categoricamente?
«Assolutamente si. È una bufala. La villa non è mai appartenuta né ai miei bisnonni né tanto meno a mio nonno Benito che quando venne a Imperia a insegnare viveva in un tugurio. Se avesse avuto una villa del genere non ci avrebbe pensato due volte a mettere lì la sua residenza»
Pensate di intraprendere qualche azione legale a questo punto?
«Mi consulterò con il resto della famiglia naturalmente ma la mia intenzione è quella di querelare questi signori che continuano a usare il nome della nostra famiglia per lucrare. Perché diciamocelo chiaramente. Se la villa vale 4 milioni di euro mettendo che era di Mussolini sale a 5 milioni. Ma è ora di finirla di speculare sul nostro cognome».
Quindi nessuna proprietà di Mussolini nel territorio imperiese.
«No anche se io sono molto legata alla Liguria. Mio papà Romano ci portava spesso in vacanza a Bordighera per cui ho dei ricordi davvero molto belli. Nelle tournée di mio padre in giro per l’Italia spesso siamo venuti nel ponente ligure, papà aveva suonato a Laigueglia, Alassio e anche a Sanremo. Ma non abbiamo mai avuto casa. Magari avessimo una villa del genere, saremmo sempre lì in vacanza»
A questo punto non ci sono più dubbi e il giallo di Villa Dendi si può dichiarare completamente risolto.