LE CELEBRAZIONI DEI 150 ANNI DEI GIARDINI BOTANICI HANBURY/ FOTO E VIDEOSERVIZIO

Ventimiglia - Si sono aperte, questo pomeriggio, a Villa Hanbury di Ventimiglia, con un tempo coperto che ricorda molto il clima inglese, le celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione dei Giardini Botanici Hanbury, realizzati da sir Thomas Hanbury. La cerimonia inaugurale si è aperta alle 14, con la partecipazione di decine di autorità sia nazionali che locali.
A partire dal Principe Alberto di Monaco, per proseguire con l'ambasciatrice del Regno Unito, a Roma, Jill Morris; e poi, il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni e una nutrita rappresentanza della famiglia Hanbury, tra cui: Caroline Seymour Hanbury, pronipote del fondatore dei Giardini, attualmente proprietà dell'Università di Genova, in rappresentanza della quale c'era il Magnifico rettore, Paolo Comanducci: "Ricerca e turismo sono le nuove frontiere di sviluppo di questa importante realtà - ha affermato -. Questa meraviglia dovrebbe essere alla portata di tutti.
E qui bisogna trovare un sistema per realizzare un parcheggio, perchè senza quello, è difficile accedere al giardino". Sulla ricerca, in particolare, ha affermato: "Questo parco è un enorme laboratorio a cielo aperto, in cui botanici dell'Università di Genova collaborano con colleghi di ogni parte del mondo. Abbiamo migliaia di specie differenti di piante, provenienti da diversi Paesi e la ricerca può svilupparsi sia dal punto di vista della protezione delle piante, che da quello dell'ibridazione e dello studio delle specie poco note".
Sul turismo: "Adesso siamo sui cinquantamila visitatori all'anno - ha dichiarato - ma possiamo tranquillamente raddoppiare". Per l'occasione, il principe Alberto, assieme all'ambasciatore Morris e al sottosegretario Buitoni, ha simbolicamente piantato una camelia, nello spazio dedicato alla collezione di piante australiane, all'ingresso della Villa. "E' un legame particolare, nel campo della formazione, non soltanto tra la Gran Bretagna e l'Italia - ha affermato il Principe Alberto - ma anche tra l'Italia e il Principato di Monaco. Una natura che in questi giardini è preservata in modo meraviglioso, un balcone verde sul Mediterraneo". Al termine dell'intervento delle autorità, c'è stato uno scambio di doni che ha concluso l'avvio delle celebrazioni, che dureranno per tutto l'anno.
L'INTERVENTO DI ALAIN ELKANN SU LE PEN E BREXIT
"Stando in Inghilterra, già non ero favorevole al Brexit, ma troverei spaventoso, in questa vigilia di elezioni francesi, che Marine Le Pen vincesse le elezioni, con i propositi che tiene". Lo ha dichiarato lo scrittore e giornalista Alain Elkann, presidente dell'associazione Amici dei Giardini botanici Hanbury, nel pomeriggio, a Villa Hanbury di Ventimiglia, a margine dell'avvio delle celebrazioni del 150/mo anniversario dalla fondazione del parco botanico, considerato tra i più prestigiosi d'Europa. Elkann ha, poi, sottolineato come questi giardini debbano diventare un simbolo: "di una Europa unita: avendo un giardino italiano, realizzato da inglesi, al confine con la Francia e a pochi chilometri dal Principato di Monaco".
Riguardo la promozione del Parco: "Come associazione cerchiamo di far conoscere questi giardini in giro per il mondo. Siamo stati a Londra e andremo anche negli Stati Uniti". Sulla Fiera del Libro, di Milano, che è stata un mezzo flop e sul velato tentativo di spodestare la più tradizionale Fiera del Libro di Torino, Elkann ha dichiarato: "A me non piacciono le competizioni e le trovo molto stupide. Ero molto felice, che ci fosse una fiera del libro a Torino, non solo perchè sono torinese, quindi per campanilismo; ma perchè non vedevo la necessità di spaccare L'Italia che, purtroppo, in certe cose, è un Paese laborioso e complicato, che cerca sempre dei litigi. Non è una cosa che mi piace, in quanto moltiplicazione del libro. Può darsi che lo sia, ma stava molto bene il Salone di Torino, a cui faccio i miei auguri più cari, perchè abbia successo, quando si terrà a maggio".
IL SOTTOSEGRETARIO AI BENI CULTURALI, BUITONI, PARLA DI ART BONUS
"L'Art Bonus è un istituto che permette ai privati di entrare nel sostegno della manutenzione dei beni culturali. Non è un dato indifferente. Basti pensare che sono circa 120 i milioni raccolti, da quando è stato introdotto". Lo ha dichiarato il sottosegretario di Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, nel pomeriggio, a Villa Hanbury di Sanremo, a margine delle celebrazioni dei 150 anni dalla fondazione, da parte di sir Thomas Hanbury, dello storico parco botanico. "E' una strada che va percorsa meglio - ha aggiunto - ma che è stata iniziata, grazie a una legge di questa legislatura".
E poi. "Con l'Art Bonus i privati possono dedurre dal proprio reddito la spesa per la manutenzione di un bene pubblico. Ciò permette, quindi: da una parte un grosso risparmio fiscale; dall'altra di aiutare lo Stato nella manutenzione del patrimonio culturale, senza dubbio immenso. Nessun Paese al mondo, infatti, ha quattrocento musei pubblici, senza contare il patrimonio dentro le chiese e tutti i monumenti sparsi sul territorio nazionale".
Sull'investimento del governo a favore dei beni culturali ha aggiunto: "Per la prima volta, nel 2016, il ministero per i Beni Culturali ha ricevuto più fondi, che nei dieci anni precedenti, segno di un cambiamento fondamentale, anche se siamo sempre molto indietro rispetto agli altri Paesi. La Francia, ad esempio, investe lo 0.93 per cento del pil, contro lo 0,19 dell'Italia. Il turismo culturale e diffuso, inoltre, può rappresentare un volano per lo sviluppo del nostro Paese".
LA BUITONI PARLA ANCHE DI REGOLAMENTAZIONE DEGLI INGRESSI ALLE CINQUE TERRE
"Le Cinque Terre, così come Venezia o Firenze dovranno regolamentare, in certe parti o in alcune zone, il turismo. Questa, purtroppo, è una strada che dobbiamo percorrere e cerchiamo di farlo nel modo più efficace possibile". A margine della visita a Villa Hanbury, di Ventimiglia, il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, è intervenuta anche sul caso della possibile regolamentazione del turismo nei sentieri delle Cinque Terre, in Liguria, prospettando questa come una scelta necessaria. "Una regolamentazione sarà inevitabile e non ci illudiamo. Venezia, ad esempio, ha cinquantaquattromila abitanti e trenta milioni di turisti e le prospettive di crescita del turismo italiano con la crisi nel Mediterraneo, sarà esponenziale".
L'AMBASCIATRICE DEL REGNO UNITO, JILL MORIS, PARLA DEGLI ITALIANI IJN INGHILTERRA
"Sono circa 600mila gli italiani che vivono nel Regno Unito e Londra è una grande città italiana. Prima della nostra uscita dall'Europa: niente cambierà e la situazione resta la stessa. La nostra intenzione, comunque, è di proteggere il diritto dei cittadini italiani che vivono nel Regno Unito e che ancora oggi giocano un ruolo importante dal punto di vista economico e culturale". Lo ha dichiarato l'ambasciatore britannico in Italia, Jill Morris, questo pomeriggio, a Ventimiglia, a margine delle celebrazioni del 150/mo anniversario della fondazione dei Giardini Botanici Hanbury. "Nulla è cambiato: le regole e le leggi sono le stesse dell'anno scorso, prima del voto britannico per uscire dall'Europa. Il nostro governo è impegnato nel ridurre la preoccupazione e l'incertezza anche degli italiani che vivono nel nostro Paese". Sui giardini Hanbury ha poi commentato: "Rappresentano per me, sia metaforicamente che letteralmente, le radici dei rapporti bilaterali tra l'Italia e il Regno Unito".
Fabrizio Tenerelli
Domani la grande rievocazione storica aperta al pubblico. leggi qui il programma della giornata
intervento di Carolyne Hanbury
INTERVENTO DI ALAIN ELKANN
INTERVISTA AL RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI GENOVA PAOLO COMANDUCCI
intervista al Sindaco Enrico Ioculano
INTERVISTA ALL'ASSESSORE GIANNI BERRINO
INTERVISTA ALAIN ELKANN
INTERVISTA Carolyne Hanbury pronipote di Sir Thomas
INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO AI BENI CULTURALI
INTERVISTA AMBASCIATRICE INGLESE MORRIS
INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO BUITONI
INTERVENTO AMBASCIATRICE MORRIS
INTERVENTO PRINCIPE ALBERTO DI MONACO
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