L'esplosione di San Biagio: un solo appartamento inagibile, più una stanza al piano superiore
Le spesse mura in pietra della casa, unitamente ai soffitti a volta, sono valsi limitare i danni e a meglio distribuire la "botta"
Indagini sono in corso per verificare l'esistenza di responsabilità di terzi
Un solo appartamento, quello interessato dall'esplosione, e la stanza di un alloggio al piano superiore, sono stati resi inagibili a causa dell'esplosione che intono alle 17.20 di ieri ha interessato una palazzina a tre piani del centro storico di San Biagio della Cima, nell'entroterra di Vallecrosia. Nella deflagrazione, dovuta a una fuga di gas da una bombola da cucina, che ha saturato l'appartamento, è rimasto ferito a una mano l'unico inquilino, un giovane di 23 anni.
Quest'ultimo ha aperto la porta e acceso la luce, quando si è verificata la detonazione, la cui onda d'urto, propagatasi anche per la tromba delle scale, ha mandato in frantumi diverse finestre, scardinando alcune porte di ingresso.
I carabinieri e i vigili del fuoco stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto e capire se vi siano eventuali responsabilità riguardanti la regolarità dell'impianto. All'inizio si temeva che fossero tre o quattro gli appartamenti inagibili, forse proprio a causa delle porte scardinate. Le spesse mura in pietra della casa, unitamente ai soffitti a volta, sono valsi limitare i danni e a meglio distribuire la "botta" di energia dovuta all'esplosione.