il caso

Lettera aperta di Alziamo i toni sugli orrori alla rsa Le Palme di Arma

"Perché le sospensioni dal lavoro sono intervenute solo adesso e non con il primo blitz della Guardia di Finanza?"

Lettera aperta di Alziamo i toni sugli orrori alla rsa Le Palme di Arma
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Il Gruppo Alziamo i Toni, contattato da varie persone con riferimento alla triste vicenda della rsa "Le Palme" di Taggia, intende con questa lettera dare "dare voce" con i suoi oltre 5.500 iscritti a chi non è riuscito ad esprimere totalmente l'orrore che ha subito, a chi non ha potuto gridare "aiuto", a chi non è stato tutelato ed a chi sta ancora soffrendo per quanto subito.

"Ci è stato chiesto di dare risonanza a tali fatti, perché si può e si deve prevenire questi eventi", afferma l'amministratore Enrico Amalberti, e "dopo avere effettuato tutti gli accertamenti del caso, documentandoci con precisione, intendiamo "dare voce" a tutte le vittime."

Se una persona, alla quale va il nostro "grazie", non avesse "preso il coraggio a due mani" denunciando i fatti, nessuno avrebbe saputo nulla di ciò.

Ringraziamo tutte le Forze dell'ordine che con abnegazione ed attaccamento ai principi della divisa si sono attivate immediatamente, riuscendo a "scoperchiare il vaso di Pandora". I reati contestati sono maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani, in gran parte ultraottantenni, in parte o del tutto non autosufficienti. Tra le accusa il ritardo nella somministrazione del cibo, pasti saltati, igiene rimandata oppure elusa.

Secondo quanto risulterebbe dalle indagini compiute prima del marzo 2022 ed oggi sostenuto dalla Procura, gli indagati non si limitavano a sporadici episodi di violenza, ma sottoponevano i degenti a una serie di sofferenze fisiche e morali, con omissioni che vanno dalla mancata somministrazione dei pasti al cambio di postura, e aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli ospiti, persino insulti e percosse. Abituali le minacce verbali, le umiliazioni, gli insulti, le percosse e le omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento, che talvolta veniva gettato nei gabinetti o nei lavandini.

Un plauso va fatto anche a quelle strutture che assistono da sempre i loro ospiti in maniera amorevole e professionale, come Casa Rachele di Vallecrosia.

Tutte le persone che ci hanno contattato richiedendo l'intervento del gruppo "Alziamo i toni", fra cui la signora L.G. parente di una vittima, si chiedono: " perché le sospensioni dal lavoro sono intervenute solo adesso e non con il primo blitz della Guardia di Finanza ?" e non vogliono che ciò si possa ripetere in altre strutture. "Alziamo i toni" è sempre stato al fianco delle "persone senza voce", ospitate in varie rsa e non sarà da meno in questo frangente, "combattendo" al loro fianco.

Fortunatamente, come poc'anzi sottolineato, ci sono anche luoghi dove le persone sono trattate come tali:

ricordiamo in epoca Covid di avere evidenziato, come Casa Rachele, di Vallecrosia, fosse una delle pochissime strutture a non avere subito contagi Covid, grazie alla attenta gestione degli amministratori ed a tutti gli operatori che lavorano al suo interno. E la stessa attenzione viene posta quotidianamente per la cura dei suoi ospiti, come sottolineato da varie testimonianze.

Quindi, Alziamo I toni si rivolge alle Istituzioni affinché vengano poste in essere azioni di prevenzione nei confronti di tali "nefandezze". Che nessuno abbia paura di denunciare. Domani potremmo essere noi al posto degli anziani di oggi... " Alziamo i toni sarà sempre con Voi e si mette a disposizione delle Istituzioni per partecipare ad un "tavolo di confronto" per dare il suo contributo.

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